venerdì 22 Novembre 2024

La scuola italiana è ripartita nel caos

Ormai da più di una settimana in tutta Italia hanno ripreso le lezioni nei vari istituti. Dalle scuole d’infanzia a quelle di secondo grado, milioni di studenti sono tornati sui banchi tra aspettative e non poche difficoltà. Questo doveva essere l’inizio del riscatto, del ritorno alla normalità dopo due anni difficili tra DAD ed incertezza costante. Ma la ripartenza della scuola italiana non sembra essere stata delle migliori; ancor prima di iniziare si sono ripresentati alcuni dei suoi atavici problemi strutturali, come quello delle cattedre vuote e dei ritardi nelle assegnazioni delle supple...

Questo è un articolo di approfondimento riservato ai nostri abbonati.
Scegli l'abbonamento che preferisci 
(al costo di un caffè la settimana) e prosegui con la lettura dell'articolo.

Se sei già abbonato effettua l'accesso qui sotto o utilizza il pulsante "accedi" in alto a destra.

ABBONATI / SOSTIENI

L'Indipendente non ha alcuna pubblicità né riceve alcun contributo pubblico. E nemmeno alcun contatto con partiti politici. Esiste solo grazie ai suoi abbonati. Solo così possiamo garantire ai nostri lettori un'informazione veramente libera, imparziale ma soprattutto senza padroni.
Grazie se vorrai aiutarci in questo progetto ambizioso.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

2 Commenti

  1. grazie ST
    La situazione della scuola è drammatica, anche senza parlare dell’hikikomori (malattia da isolamento) creato dalla politica terroristica pandemica.
    Mi chiedo…se si volesse distruggere uno stato non converrebbe partire dalla scuola…e dalla sanità? Per poi magari privatizzarle e controllare la situazione, le menti ed i corpi…etc etc…Ovviamente se si volessero coltivare gli stessi corpi e le stesse menti, si investirebbe in scuola e sanità.
    Ma non credo che sia il caso di essere complottasti…forse alla finanza internazionale..etc…etc.. viene spontaneo dirigere la politica degli stati in questo senso… e forse, dico forse,…sono loro (poteri e finanza internazionale) che andrebbero curati e mandati a scuola, ma una scuola fatta bene. Sembra facile?

Comments are closed.

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria