La giustizia francese sta indagando sui conti delle campagne elettorali del presidente francese Emmanuel Macron del 2017 e del 2022. Dopo una prima inchiesta preliminare aperta nel marzo scorso a carico della società di consulenza McKinsey per frode fiscale, ieri si è avuta notizia di altre due indagini: una per «conservazione non conforme dei conti di campagna e sottostima di elementi contabili», riguardo alla partecipazione di McKinsey nella corsa di Macron all’Eliseo del 2017 e del 2022; l’altra per «favoritismi e occultamento di favoritismi». McKinsey risulta non aver pagato alcuna imposta sulle società in Francia tra il 2011 e il 2020, nonostante un fatturato di 329 milioni di euro. I magistrati vogliono verificare la regolarità dei rapporti tra McKinsey e Macron. Quest’ultimo ha dichiarato di avere preso atto della comunicazione della Procura e che «spetta alla magistratura condurre queste indagini in totale indipendenza».