Sei pacchi bomba sono stati consegnati alle sedi di alcune istituzioni spagnole nell’arco di una settimana. Il primo, arrivato il 24 novembre, era destinato al premier Sanchez: da allora, ordigni simili sono stati inviati al ministero della Difesa, a una base dell’aeronautica, a un produttore di armi e all’ambasciata ucraina, dove un funzionario ha riportato leggeri ferite. L’ultimo è stato intercettato dai funzionari di sicurezza all’ambasciata statunitense. «Ciò che deve essere molto chiaro è che nessuna di queste azioni violente cambierà il chiaro e fermo impegno della Spagna, dei Paesi NATO e dell’UE a sostenere l’Ucraina» ha dichiarato la ministra della Difesa spagnola Margharita Robles.