venerdì 22 Novembre 2024

La Francia mette al bando i voli a breve percorrenza

Lo scorso giovedì 1° dicembre la Commissione europea ha approvato un piano proposto dalla Francia nel 2021 che prevede lo stop ai voli nazionali di corto raggio per i quali esista un’alternativa ferroviaria che richieda meno di due ore e mezza di percorrenza. L’iniziativa permetterebbe in questo modo di ridurre le emissioni dei mezzi aerei, altamente inquinanti, sostituendoli con un’alternativa più ecologica ma altrettanto efficiente in termini di tempistiche. Al momento la misura prevede la cancellazione di sole tre tratte per un periodo di tre anni, al termine del quale la Commissione valuterà l’impatto del cambiamento.

Secondo i dati della Comunità delle Ferrovie Europee (CER), riportati da Quotidiano Motori, il trasporto su rotaia è responsabile, a livello europeo, di meno dell’1% delle emissioni dell’intero settore dei trasporti. Sempre secondo i dati riportati il sistema di trasporto, dotato di un alto grado di efficienza ed elettrificazione, rappresenterebbe appena il 2% del consumo energetico totale dell’Unione, pur trasportato il 13% delle merci e il 7% dei passeggeri. Sulla base di questi dati, secondo il CER, la futura realizzazione di una rete ferroviaria europea di treni ad alta velocità (ovvero sopra i 200 km/h) permetterebbe di ridurre significativamente i tempi di percorrenza e indurre i passeggeri a utilizzare il treno come mezzo di trasporto preferenziale.

Delle otto tratte originariamente previste dal piano del 2021, proposto come parte di una legge sul clima, la Francia ne sopprimerà solamente tre, ovvero quelle da Parigi Orly per Nantes, Lione e Bordeaux, divenendo così il primo Paese europeo a eliminare voli di corto raggio. Il Parlamento europeo aveva infatti avanzato la proposta di eliminare anche tratte superiori alle due ore e mezza di percorrenza, ma la Commissione europea ha espresso al riguardo parere negativo. La misura ha immediatamente incontrato il parere sfavorevole di numerose associazioni di operatori aeroportuali, come la sezione europea dell’Airport Council International (ACI Europe) e Unione aeroporti francesi (UAF), la quale ha accusato l’iniziativa di danneggiare gli interessi delle compagnie e violare le norme sulla concorrenza. Sulla questione è stata avviata un’indagine della Commissione europea, la quale può esprimersi in materia di concorrenza e competitività tra i Paesi dell’Unione. La conclusione alla quale è giunta la Commissione è che, in base all’art. 20 del Regolamento europeo sui servizi aerei (il quale si esprime specificamente in materia di limitazione al traffico di mezzi quando vi sia un concreto rischio ambientale) la soppressione dei voli di breve tratta fosse legittima.

Nell’agosto di quest’anno la Francia aveva già comunicato di voler regolamentare i voli dei jet privati: un decimo di questi spostamenti a livello mondiale infatti ha infatti luogo nel Paese e la metà di questi percorre distanze al di sotto dei 500 km.

[di Valeria Casolaro]

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