giovedì 21 Novembre 2024

Il centro-destra reintroduce i benefici di pena per gli amministratori corrotti

La Commissione Giustizia del Senato ha approvato l’emendamento di Forza Italia che prevede la cancellazione dei reati contro la Pubblica amministrazione dall’elenco di quelli ostativi, cioè quelli per i quali non sono previsti i benefici penitenziari. Si tratta, nello specifico, dei reati di concussione, corruzione e peculato. La proposta è stata approvata dalla maggioranza e da Italia Viva di Matteo Renzi. A schierarsi contro sono stati il Partito democratico, il Movimento 5 Stelle e il gruppo misto. La modifica rappresenta la vittoria di una battaglia storica di Forza Italia, per la quale ha esultato il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto che ha dichiarato come l’eliminazione dell’«inaccettabile parificazione dei reati contro la pubblica amministrazione con quelli di mafia ai fini del diritto ai benefici penitenziari», introdotta dalla legge Spazzacorrotti approvata dal governo Conte I, rappresenta «un segnale inequivoco di un nuovo corso di piena valorizzazione dei principi indicati nella Carta costituzionale».

Gli auspici del centro destra (e non solo) si sono realizzati a Palazzo Madama. La vittoria era nell’aria, come dimostrano le diverse dichiarazioni rilasciate la settimana scorsa. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ha citato l’ex presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato per difendere la cancellazione dei reati contro la pubblica amministrazione da quelli ostativi. Il senatore di FI Pierantonio Zanettin ha dichiarato: «Il sottosegretario si conferma giurista raffinato e politico sensibile. Mi auguro che ora sia questa anche la posizione del ministro Nordio». Una stoccata per l’ex magistrato che, in tema Giustizia, ha idee abbastanza diverse da quelle rincorse dal nuovo esecutivo. Dal reato contro i rave all’ergastolo ostativo, passando per le intercettazioni: tutti provvedimenti che vanno contro quanto difeso da Carlo Nordio, di recente e in passato.

[di Salvatore Toscano]

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria