Nonostante le numerose denunce da parte di varie associazioni ambientaliste e animaliste, il governo ha approvato un emendamento – presentato da alcuni deputati di Fratelli d’Italia e inserito nella legge di bilancio – in cui si semplificano le procedure per la cattura e per l’abbattimento della fauna selvatica all’interno di aree protette e in città. I cinghiali abbattuti saranno sottoposti ad analisi igienico-sanitarie e se ritenuti sicuri, destinati al consumo alimentare.
È questa la meloniana soluzione, se cosi può essere definita, all’invasione di cinghiali che negli ultimi anni ha caratterizzato alcune aree di varie città italiane (Roma, Genova, ecc.). Va specificato che, di fatto, l’emendamento non parla espressamente di cinghiali, ma di questi si è discusso nell’esame dell’emendamento proposto da FdI durante la valutazione in commissione Bilancio.
Il “contenimento” verrà effettuato anche nelle zone vietate alla caccia, nei giorni di silenzio venatorio (martedì e venerdì) e nei periodi di divieto. Le operazioni saranno coordinate dai vari nuclei regionali del Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri (CUFAA) che potranno impiegare cacciatori riconosciuti, guardie volontarie venatorie e agenti delle Polizie locali e provinciali munite di licenza.
Sono diversi i cittadini che, impauriti dalla presenza degli animali selvatici, sono d’accordo all’emendamento di Fratelli d’Italia. Quest’ultimo, tuttavia, potrebbe rappresentare un problema per l’incolumità pubblica. Come sostenuto dal presidente delle Aree protette di Roma, infatti, “Far sparare in una città diventerebbe un problema. Resta il fatto che la fauna selvatica non può convivere con l’uomo, per questo abbiamo previsto la cattura con le gabbie e il trasporto ad aziende che introducono l’animale nel circuito dell’allevamento e della macellazione”.
Sono numerosi però anche coloro che ritengono inaccettabile l’emendamento. Dure le proteste dei Verdi-Sinistra, che tramite Angelo Bonelli si dicono pronti a fare un esposto in Europa: «La maggioranza di destra, violando regole e intese sui lavori tra maggioranza e opposizione, ha approvato l’emendamento che introduce nella manovra economica la caccia a tutte le specie animali nei parchi e nelle città ad ogni ora ed in ogni periodo – ha denunciato il deputato che ha partecipato in prima persona ai lavori della commissione bilancio. – La norma consentirà l’abbattimento di specie protette dalla UE (non riguarda solo i cinghiali) come lupi, orsi, volpi e altro, in totale violazione della direttiva Habitat e dell’art.9 della costituzione. […] Hanno deciso l’abbattimento di animali protetti in aree vietate alla caccia per fare un favore alla lobby venatoria e delle armi – sottolinea ancora il portavoce di Europa Verde – Daremo battaglia in Parlamento ma il nostro esposto all’Unione Europea è già pronto perché siamo convinti che l’Italia sarà messa in mora con l’avvio di una procedura d’infrazione contro il governo italiano. È vergognosa l’arroganza con la quale la maggioranza di destra ha proceduto a fare approvare l’emendamento, tenendolo nascosto fino alle 6 del mattino, per poi presentarlo all’ultimo momento!», ha concluso poi il deputato dei Verdi.
Anche il dissenso di Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali, non si è fatto attendere: «Un emendamento del genere modifica la legge nazionale sulla caccia n. 157/92, che richiama una direttiva europea» ha dichiarato Massimo Comparotto, Presidente Oipa, annunciando il ricorso alla Corte di Giustizia ambientale europea.
Con un tweet, inoltre, il WWF Italia ha definito l’emendamento “Una pagina nera per la biodiversità e per la sicurezza dei cittadini”, proponendone poi l’immediato ritiro dal ddl Bilancio.
Stando a quanto riportato da Coldiretti, sono circa 2,3 milioni i cinghiali che “invadono” le città e le campagne in Italia e solo nell’ultimo annosi è verificato un incidente ogni 41 ore con 13 vittime e 261 feriti gravi. Il problema delle invasioni di cinghiali è quindi reale e la situazione richiede una soluzione immediata.
[di Iris Paganessi]
Provvedere qualche anno prima,no? Si aspetta sempre quando le cose arrivano al limite Povera Patria!
Le specie che possono essere pericolose per le persone, quando entrano nei centri urbani, sono tre: cinghiale, lupo e orso. Solamente per queste specie è ammissibile e aggiungo, doverosa, un’attività venatoria di controllo. In nessun caso si dovrà derogare per cui mi auguro che la legge venga migliorata e non abolita.
Se entrano nelle città è perchè trovano cibo, cibo che noi umani lasciamo loro a disposizione… Sembra impossibile andare alla radice dei problemi, troviamo sempre la soluzione più semplice e comoda che ovviamente non è mai la più efficace… Questa è la solita legge che parla alla pancia della gente e che favorisce le lobby di cinghialari ed armieri, di cui forse lei fa parte visto il suo cognome? 😉
Un governo di arroganti e incapaci