Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha escluso la possibilità di colloqui con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a causa delle «idee assurde» sulla risoluzione del conflitto. «Zelensky propone iniziative completamente assurde, come un piano in dieci punti, in cui tutto è ammucchiato: sicurezza alimentare, sicurezza energetica, sicurezza biologica, ritiro delle truppe russe da ogni parte, pentimento, tribunale e condanna della Russia», ha affermato. Ha aggiunto anche che i negoziati non possono iniziare in quanto Zelensky li ha proibiti legalmente con il governo russo. Inoltre, ha detto che è l’Occidente, e non l’Ucraina, a decidere questi eventuali negoziati, che comunque «non hanno senso» perché l’Occidente sta usando l’Ucraina per ottenere un «dominio totale». Gli Usa non hanno proclamato «una mobilitazione parziale» (come la Russia), ma una «mobilitazione totale di tutto l’Occidente» per puntare al dominio del mondo, ha spiegato in una conferenza stampa.