lunedì 25 Novembre 2024

Storia e funzione dell’esclusione sociale: dall’antichità al presente neoliberista

Da sempre, ogni comunità, ha le proprie regole, scritte e non scritte, che determinano la marginalizzazione di alcuni individui o gruppi di persone che creano un sentimento di paura all’interno del contesto comunitario e sociale in cui si trovano. I processi di marginalizzazione sono legati a doppio filo a dualismi quali normale e patologico, conforme e deviante, puro e impuro, sacro e profano, attraverso cui una determinata società decide chi sta dentro e chi va messo fuori, oppure ai margini, di essa. Ciò che unisce le antiche tribù alle società moderne è la stessa apparente necessità di ten...

Questo è un articolo di approfondimento riservato ai nostri abbonati.
Scegli l'abbonamento che preferisci 
(al costo di un caffè la settimana) e prosegui con la lettura dell'articolo.

Se sei già abbonato effettua l'accesso qui sotto o utilizza il pulsante "accedi" in alto a destra.

ABBONATI / SOSTIENI

L'Indipendente non ha alcuna pubblicità né riceve alcun contributo pubblico. E nemmeno alcun contatto con partiti politici. Esiste solo grazie ai suoi abbonati. Solo così possiamo garantire ai nostri lettori un'informazione veramente libera, imparziale ma soprattutto senza padroni.
Grazie se vorrai aiutarci in questo progetto ambizioso.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

1 commento

  1. Complimenti per l’ottimo articolo. Numeri elevati di detenuti in una società sono il segno tangibile del suo malfunzionamento. La visione neo-liberista riesce a lucrare anche e soprattutto, aggiungerei io, sui più deboli ed emarginati dal sistema, con bassi redditi e poca cultura, senza ucciderli immediatamente ma inculcando in loro il peggior atteggiamento possibile: la resilienza, (che in gergo borgataro significa mettersi a novanta gradi). Perpetrando così il proprio tornaconto.

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria