I giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano e di Sassari hanno rigettato la richiesta avanzata dall’avvocato dell’anarchico Alfredo Cospito di concedere al suo assistito i domiciliari presso l’abitazione della sorella, a Pescara. Allo stesso modo è stata rigettata la richiesta di collocare l’uomo “in maniera stabile” nel reparto detenuti dell’ospedale di San Paolo. Cospito, in sciopero della fame da ormai 5 mesi, rimarrà detenuto in regime di 41-bis. Nel motivare la propria decisione, i giudici fanno riferimento alla “strumentalità” dello sciopero della fame, ritenuta “assolutamente certa” nonché “causa delle patologie oggi presenti”, che sono “diretta conseguenza dello sciopero della fame che egli sta portando avanti fin dall’ottobre del 2022”. Secondo i medici che lo hanno in cura, Cospito sarebbe a rischio di un “evento cardiaco potenzialmente fatale” proprio in ragione del digiuno protratto.