Secondo l’ultimo report settimanale dell’ufficio studi della Cgia, il cattivo funzionamento dell’apparato burocratico italiano grava su famiglie e imprese per almeno 225 miliardi all’anno (11 punti di Pil). Una cifra poco inferiore alle risorse che il nostro Paese dovrà spendere con il Pnrr entro il 2026, che si attestano a 235 miliardi. Nella relazione si fa in particolare riferimento alle tortuose e complesse regole della macchina amministrativa statale, ai mancati pagamenti della PA, alla lentezza della giustizia civile, al deficit infrastrutturale e agli sprechi nell’ambito della sanità e del trasporto pubblico locale.