A migliaia le persone che hanno manifestato sabato in molte città della Francia contro la proposta di legge sulla “Sécurité Globale”. I manifestanti hanno sfidato la neve e il primo giorno di coprifuoco per dire no, in particolare, all’articolo 24. Quest’ultimo impone il divieto di riprendere poliziotti in azione e di condividere video degli stessi sui social media. Gli attivisti che protestano contro la legge sulla sicurezza, sono anche contrari all’uso di strumenti di sorveglianza, come droni e telecamere pedonali.
Nella capitale, un corteo ha sfilato in direzione di place de la Bastille, chiedendo il ritiro del progetto di legge e gridando lo slogan “polizia ovunque, giustizia da nessuna parte”. Alla manifestazione anche i “Gilet Gialli“, il movimento nato dalla protesta contro l’aumento del carburante e l’elevato costo della vita, nel 2018.
I dati dell’affluenza alle manifestazioni sono variati molto, come capita sempre: la polizia ha stimato l’affluenza totale a 34.000 persone, gli attivisti circa 200.000. Le forze dell’ordine hanno arrestato 75 manifestanti in tutto il paese, 24 dei quali a Parigi. Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Interni Gérald Darmanin, aggiungendo che 12 agenti di polizia sono rimasti feriti.
Di fronte alle crescenti proteste, il partito LREM (La République En Marche) di Macron ha annunciato che riscriverà il discusso articolo 24. La proposta di legge, già approvata dall’Assemblea nazionale, sarà esaminata dal Senato a marzo.