La transizione green del nostro paese sta rallentando, gli autobus che circolano in Italia sono vecchi e inquinanti. Stiamo continuando a investire su combustili fossili e tecnologie obsolete, nonostante gli altri paesi europei si stiano dotando di mezzi elettrici, puntando sulla mobilità sostenibile. Secondo uno studio di Transport & Environment, i due terzi dei nuovi autobus immatricolati in Danimarca, Lussemburgo e Olanda nel 2019 sono a zero emissioni. Al secondo posto, troviamo la Svezia, Norvegia e Finlandia che hanno raggiunto una quota pari al 25% di autobus elettrici. L’Italia, la Polonia, la Germania, il Regno Unito, la Spagna e la Francia rimangono molto arretrati: nel 2019 la loro quota di bus a emissioni zero è stata inferiore al 10%.
In Italia nel 2019 sono stati immatricolati solo 63 bus elettrici e a idrogeno. “L’Italia spende ancora poco in favore dell’elettrico, con solo il 5,4% dei bus a zero emissioni”, spiega a Andrea Poggio, responsabile mobilità sostenibile in Legambiente. “Si preferisce acquistare mezzi inquinanti perché il prezzo è più basso: uno che va a diesel euro 6 costa sui 300 mila euro, uno l’elettrico invece, attorno ai 420 mila euro”, continua Poggio “con l’emergenza Covid sono stati estesi i contributi pubblici per l’acquisto di nuovi autobus, anche di quelli a metano o diesel euro 6. Ma se il tpl vuole recuperare quote di mobilità in futuro, deve essere all’avanguardia. Non mancano iniziative locali di questo tipo: Torino, Milano, Bergamo e Cagliari prevedono un trasporto pubblico locale a emissioni zero entro il 2030″.