domenica 24 Novembre 2024

Il governo ritira l’emendamento che sbloccava i fondi per l’edilizia studentesca

Le proteste studentesche per l’emergenza abitativa hanno fatto correre ai ripari il governo Meloni che ha deciso di sbloccare dei fondi per gli alloggi degli studenti. Durante il processo di conversione in legge del decreto sulla Pubblica amministrazione è stato presentato un emendamento che stanziava 660 milioni per l’emergenza. Qualche ora fa, mentre in tutta Italia si formalizzavano i risultati delle amministrative, la maggioranza ha deciso di ritirare l’emendamento perché «rischiava di essere dichiarato inammissibile» a causa dell’estraneità all’oggetto della discussione. Il presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera, il forzista Nazario Pagano, ha dichiarato che la misura verrà ripresentata in settimana al decreto omnibus relativo a Inps, Inail ed Enti Lirici, accompagnando così l’avvicinamento ai ballottaggi delle amministrative, previsti per il 28 e 29 maggio.

La risposta dell’esecutivo Meloni al caro affitti per gli studenti tarda ad arrivare. Tra retorica e propaganda elettorale, il governo ha annunciato la scorsa settimana l’intenzione di destinare 660 milioni di euro per gli alloggi studenteschi. La misura è prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ed è stata introdotta in Italia dall’articolo 25 del decreto-legge n. 144 del 2022 (governo Draghi). In quell’occasione, ci fu l’opposizione della Commissione europea che denunciò la possibile presenza di aiuti di Stato. Il governo Meloni ha così definito l’ultimo emendamento in seguito a «un’interlocuzione con Bruxelles che ha consentito di escludere la natura di aiuti di Stato» degli interventi previsti.

La protesta studentesca contro il caro affitti è iniziata a maggio con una tenda piazzata da Ilaria Lamera davanti al rettorato del Politecnico di Milano. Da quel momento, la mobilitazione si è diffusa a macchia d’olio su tutto il territorio nazionale. A Milano, i militanti di Potere al Popolo, Usb e Cambiare Rotta dormono accampati davanti a Palazzo Marino da venerdì scorso. Nella stessa città, resiste la tendopoli in piazza Leonardo Da Vinci, di fronte al Politecnico, dove ogni notte restano attive una decina di tende, occupate da studenti, cittadini comuni e componenti di associazioni universitarie. In Toscana, le tende continuano a moltiplicarsi di fronte alle sedi universitarie di Pisa, Firenze e Siena. Nel frattempo, a Roma, gli studenti hanno ottenuto un tavolo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito.

[di Salvatore Toscano]

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria