Il Consiglio costituzionale francese, un organo che tra le altre cose ha il compito di controllare la legittimità costituzionale di leggi e regolamenti nazionali, ha dato il suo consenso all’utilizzo durante i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024, che si terranno a Parigi, di dispositivi di controllo che si servono dell’intelligenza artificiale. L’approvazione è arrivata nonostante tali strumenti non siano in linea con la legge sull’intelligenza artificiale attualmente in discussione in UE.
L’idea di affidare la sicurezza dell’evento sportivo a sistemi di videosorveglianza tecnologicamente avanzati è arrivata lo scorso 22 dicembre, quando il Governo francese ha depositato un disegno di legge contenente alcune misure per migliorare la riuscita della manifestazione e, soprattutto, per evitare attentati di qualsiasi tipo. Se la proposta diventerà legge, l’Amministrazione avrà il permesso di installare per le strade di Parigi telecamere dotate di intelligenza artificiale, che identificano in tempo reale comportamenti o oggetti giudicati sospetti, trasferendo l’allarme direttamente alle forze di polizia. Le autorità hanno assicurato che tali strumenti rispettano l’anonimato delle persone riprese e non hanno a che fare con l’acquisizione di dati biometrici.
Agnès Canayer, relatrice del disegno e appartenente al partito di destra dei Républicains, ha detto che garantire la sicurezza dei Giochi «sarà una sfida considerevole», soprattutto perché la cerimonia di apertura prevede che le delegazioni di ogni Paese sfilino su barche che attraversano la Senna. Un inizio inedito, per cui sarà necessario impiegare molte forze di polizia.
Quello della sicurezza dei grandi eventi è un tema molto caro alla Francia: in passato il Paese ha dovuto fare i conti con incidenti e attacchi terroristici accaduti per via della mancanza di un sistema protettivo adeguato. Pertanto, «l’uso di queste tecnologie è giustificato», ha commentato Canayer. Ma non per l’UE, che proprio in queste settimane sta discutendo una legge sull’intelligenza artificiale – la votazione finale si terrà a metà giugno – che dovrebbe monitorare che il suo uso avvenga nel rispetto dei valori e dei diritti fondamentali sanciti dall’Unione stessa, tra cui la protezione dei consumatori, la privacy e la non discriminazione. È molto probabile, dunque, che alla fine il testo includa direttive relative alla sorveglianza e al riconoscimento facciale e che, più in generale, metta un freno a tutti quei sistemi che potrebbero influenzare la vita delle persone.
Motivo per cui, se la legge francese sui Giochi arriverà alle fasi finali, con molta probabilità sarà in conflitto con la legislazione europea, e il Paese «creerebbe un precedente di sorveglianza mai visto prima in Europa, usando il pretesto delle Olimpiadi, come hanno commentato alcuni legislatori UE.
Tuttavia, prima di essere approvata, la norma avrà bisogno del consenso del Senato e dell’Assemblea nazionale – praticamente del Parlamento. Ma il fatto che il Governo – e ora anche il Consiglio – ha dato il proprio benestare, può già considerarsi un campanello d’allarme.
[di Gloria Ferrari]