L’amministrazione di Joe Biden ha avviato una revisione dell’accordo di pace del suo predecessore. “Le truppe internazionali prevedono di rimanere in Afghanistan oltre la scadenza di maggio prevista dall’accordo dei ribelli talebani con gli Stati Uniti” hanno dichiarato gli alti funzionari della Nato. Questa mossa potrebbe intensificare le tensioni con i talebani che chiedono il ritiro completo di esse. I piani su ciò che accadrà dopo aprile sono ora in corso di valutazione e probabilmente saranno una questione centrale in una riunione chiave dei ministri della difesa della Nato a febbraio. La Nato e Washington dovranno affrontare una sfida per convincere i talebani ad accettare una proroga oltre maggio. Se la situazione dovesse rimanere poco chiara però, i talebani potrebbero aumentare gli attacchi.
“Nessun alleato della Nato vuole rimanere in Afghanistan più a lungo del necessario, ma è chiaro che la nostra presenza rimane basata sulle condizioni”, ha dichiarato la portavoce della Nato Oana Lungescu. “La Nato sostiene pienamente il processo di pace al fine di garantire che l’Afghanistan non sia più un rifugio sicuro per i terroristi che attaccano le nostre terre d’origine”, ha concluso Lungescu. L’allora presidente Donald Trump aveva firmato un accordo con i talebani all’inizio dello scorso anno chiedendo il ritiro di tutte le truppe straniere entro maggio in cambio di determinate garanzie di sicurezza. Fino ad ora, aveva ridotto le truppe statunitensi a 2.500, minor numero dal 2001.