Venerdì il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha firmato un decreto che applica delle restrizioni all’accesso dei civili alle armi in Brasile. La decisione è opposta rispetto alle politiche a favore delle armi da fuoco del suo predecessore Jair Bolsonaro. Il decreto riduce da quattro a due il numero di armi che i civili possono detenere per la sicurezza personale, riduce le munizioni consentite per ogni arma da 200 a 50 e richiede documentazione comprovante la necessità di detenere le armi. Inoltre, viene vietato ai civili di possedere pistole da 9 mm, limitandole a membri della polizia e dell’esercito.