Il governo dell’Argentina e il Fondo monetario internazionale (Fmi) hanno trovato l’intesa sulla revisione degli obiettivi contenuti nell’accordo per il rifinanziamento del debito firmato nel marzo del 2022. Da settimane le delegazioni erano al lavoro per cercare di riscrivere gli obiettivi fissati a marzo del 2022, nel tentativo di arginare gli effetti di un indebitamento record con il Fondo, contratto nel 2018 dall’allora presidente Mauricio Macri. Il governo di Alberto Fernandez, secondo cui non si sarebbe mai dovuto firmare l’esborso, ha patteggiato condizioni meno severe per il rifinanziamento, ma ha dovuto comunque portare il deficit fiscale all’1,9% del Pil a fronte del 2,4% del 2022.