Sempre più studi scientifici stanno prendendo in esame l’aumento di patologie correlate all’inoculazione (come pericarditi, miocarditi, Guillain-Barré, ecc.). Per esempio uno studio retrospettivo pubblicato sulla rivista Scientific Reports, prende in esame l’“Aumento degli eventi cardiovascolari emergenziali nella popolazione di età inferiore ai 40 anni in Israele durante l’introduzione del vaccino e la terza ondata di Covid-19”, mentre uno studio condotto dalla Yale University e pubblicato sulla rivista Science Immunology, fornisce nuove informazioni sulla infiammazione cardiaca post-vaccino, un effetto collaterale riscontrato soprattutto tra i giovani maschi che hanno ricevuto i vaccini a mRNA contro il Covid-19. Il Perù, invece, alle prese con aumento vertiginoso di casi di sindrome di Guillain-Barré (il bilancio delle vittime della sindrome è salito a quattro, mentre i casi hanno superato i 180 tra gennaio e luglio), ha rilanciato la possibile correlazione della patologia con il vaccino, già nota ai media e alla politica sin dal 2021.
Oltre ai sempre più numerosi studi sugli effetti collaterali e alle testimonianze delle vittime, spesso dimenticate e abbandonate dalle istituzioni, la cronaca offre quasi quotidianamente casi di sospetti “malori improvvisi” in particolare tra i giovani e sportivi, aumentando nell’opinione pubblica il sospetto di una correlazione tra gli eventi e la vaccinazione.
Dall’inizio delle inoculazioni anti-Covid, il dibattito sugli effetti collaterali e sui malori improvvisi ha polarizzato l’opinione pubblica tra chi preferisce minimizzare i casi, ormai sotto gli occhi di tutti, o deviare l’attenzione su altro (accusando chi ne parla di “complottismo” o di essere “No Vax”), e chi, in maniera altrettanto scorretta e di parte, fa rientrare qualunque morte o malore accidentale in un effetto collaterale da vaccino. Questi ultimi, anche se in buona fede e mossi dalla volontà di convincere gli scettici dei rischi delle vaccinazioni anti-Covid, non fanno altro che ricalcare le stesse modalità dell’evangelizzazione mainstream, mostrando altrettanto fanatismo nel piegare i dati ai propri interessi. Entrambe le fazioni, infatti, ricorrono alle medesime tecniche di manipolazione, sfruttando l’emotività delle persone, alterando i dati e agitando lo spauracchio del pericolo incombente (il Covid da una parte, i malori improvvisi, dall’altra).
Così, si diffondono anche notizie e dati infondati, alcuni persino sfacciatamente errati, che non fanno altro che avvelenare la verità e screditare quei ricercatori e giornalisti che cercano, con fatica e con obiettività, di portare alla luce i dati reali sugli effetti collaterali e sui malori improvvisi. Un esempio di questo atteggiamento ci viene da una tabella che è stata diffusa su Twitter dal noto dottor Mariano Amici e che è divenuta virale sui social: sulla base del principio di autorità – è stata condivisa da un medico – il post è stato visualizzato da migliaia di utenti e condiviso da centinaia di questi, senza che nessuno andasse però a verificare i dati in essa contenuti.
Il tweet in questione non è più disponibile perché, come si legge su Twitter, risulta «eliminato dal suo autore». Lo stesso Amici ha poi ammesso successivamente su Twitter che i dati erano sbagliati, ma non tutti se ne sono accorti se hanno letto la tabella condivisa da altri.
CONTINUIAMO A FAR MATURARE LE COSCIENZE.
A coloro che mi offendono per il post sulle morti improvvise dico che e’ piu costruttivo dare un contributo per cercare di perseguire chi ha fatto i morti piuttosto che fare commenti sui dati che io stesso ho dichiarato come sbagliati!— Mariano Amici (@MarianoAmici) July 22, 2023
La tabella mostra una crescita incontrollata ed esponenziale di presunti dati sulla mortalità per malori improvvisi in Italia divisi per anno. Le fonti dei numeri contenuti, si legge nel tweet, sarebbero l’Istituto nazionale di statistica (Istat) e l’Istituto superiore di sanità (ISS). La tabella in questione contiene presunti dati sui “decessi per malore improvviso negli ultimi 5 anni in Italia”: nel 2018 ci sarebbero stati “5.640” malori improvvisi, “7.040” nel 2019, “7.420” nel 2020, “33.000” nel 2021 e “857.000″ nel 2022. Il sottotesto della tabella è chiaro: queste morti sarebbero causate dal vaccino contro il Covid.
Peccato che, tabelle Istat alla mano, i decessi totali in Italia nel 2022, senza distinzione di causa, siano stati 713.499. È quindi impossibile che nel 2022 le sole morti in Italia per “malore improvviso” siano state più di 857.000, come erroneamente leggiamo nella tabella in questione.
L’Istat, inoltre, non pubblica dati sui malori improvvisi in quanto si avvale della Classificazione internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati (Icd-10) che non contempla alcun codice specifico per le morti causate, appunto, da “malore improvviso”. Per questo motivo anche i dati sui malori improvvisi riferiti agli altri anni presenti nella tabella sono infondati. Inoltre, su Twitter, gli account ufficiali di Istat e ISS hanno smentito ufficialmente di aver mai prodotto e pubblicato i numeri contenuti nel tweet in oggetto.
Non c’è bisogno di diffondere informazioni errate ed evidentemente esagerate, né di alterare o piegare la verità con numeri in eccesso: la realtà è sotto gli occhi di tutti e sebbene richieda tempo, sicuramente più tempo della menzogna, essa smaschera sempre i tentativi di falsificarla. Anzi, sono necessarie la professionalità e la prudenza per non porgere il fianco agli inquisitori digitali e screditare l’intera area del dissenso. Inoltre, è ingenuo e persino ipocrita criticare il “Sistema” e le tecniche di manipolazione se poi si fa ricorso alle stesse tecniche che adotta il potere per plasmare l’opinione pubblica.
Non è con la forza e neppure con l’inganno che si possono denunciare gli errori della narrazione dominante, né convincere le altre persone a condividere il nostro pensiero. Anche qualora esso sia vero.
[di Enrica Perucchietti]
Brava Enrica
Grazie come sempre, Indipendente. Articolo perfetto.
L’Indipendente si conferma l’unico mezzo d’informazione alternativa e indipendente affidabile, in mezzo a una caterva di altri che diffondono come verità qualunque cosa vada contro “il sistema”, fomentando un ribellismo acritico che sfocia facilmente nel fanatismo e screditando l’informazione alternativa nel suo insieme.
Sono d’accordo. Grazie Enrica. E diffondo l’articolo
Complimenti per l’ottimo articolo, compito del giornalismo è sempre narrare la verità dei fatti, di modo che le persone possano prendere consapevolezza e poter così scegliere liberamente le loro opinioni. Qualsiasi propaganda è sempre nociva. Grazie!
Per screditare una analisi critica della realtà il modo più efficace è creare iperboli retoriche e fare citazioni facilmente contestabili. Costoro per conto di chi agiscono? Non credo sia semplice vanagloria?
Sono Olandese, ho quasi 80 anni e ormai mi fido solo di questo giornale, più ‘The Guardian’ e ‘Le Canard Enchainé’ 😀
Più di 700.000 morti per cause sconosciute mi sembra comunque un valore allarmante!!!!
Leggi meglio… oltre 700.000 IN TOTALE
La tecnica del “forse che sì”, “forse che no” è ormai ampiamente utilizzata. Insinuare il dubbio e stare a guardare come la massa reagisce è una delle raffinate tecniche degli spin doctors. Il problema è che così facendo la verità va in pezzi…
Avevo approfondito la questione tempo fa e mi ero infatti accorto che in Istat la categoria “malori improvvisi” NON ESISTE ma esiste la categoria “morti di cui NON si conosce la causa”
Beh, e quanti sarebbero questi decessi di cui non si conosce la causa? Qualcuno lo sa?
Ecco perché mi piace questo giornale! Complimenti per questo splendido articolo.
Finalmente un articolo assennato veramente non di parte, nessuna parte, che considera i fatti per quello che sono. Complimenti
Concordo, brava Enrica e tutto la redazione de L’Indipendente!