I caccia F-35 hanno fallito nel loro obiettivo principale, sostituire la flotta di F-16 ormai in pensionamento, perché sono aerei «costosi e inaffidabili», che si basano su una tecnologia complessa che soffre di «frequenti bug». Ad affermarlo è direttamente il generale Charles Brown Jr., capo di stato maggiore dell’aeronautica militare americana, in una intervista rilasciata al quotidiano economico Forbes. Secondo quanto specificato nell’articolo i caccia F-35 hanno fallito nell’obiettivo di diventare aerei da combattimento leggeri e multiuso, obiettivo per il quale erano stati progettati, diventando con gli anni sempre più pesanti (25 tonnellate) e costosi (100 milioni di dollari cadauno). Gli F-16 sono in servizio da oltre 60 anni e ne sono stati prodotti oltre mille esemplari, il Pentagono ha stimato che sostituirli in numero e durata con gli F-35 costerebbe 397,8 miliardi $ in sviluppo e addirittura 1.450 miliardi $ per la manutenzione e i costi tecnici.
Già da tempo trapelavano indiscrezioni negative sugli F-35, aumentate dopo che gli Usa avevano deciso di posticipare a data da stabilire i nuovi test, ufficialmente a causa dell’emergenza Covid, ma secondo molti analisti americani a causa dei problemi registrati. L’Italia aderì al progetto di sviluppo degli F-35 già nel 1998. Ad oggi il nostro paese si è impegnato all’acquisto di 26 esemplari, dieci dei quali già consegnati. Secondo una stima del Sole 24 Ore l‘Italia ha già speso circa 4 miliardi per il progetto.