Il boom dell’inflazione ha provocato una forte rivalutazione del Tfr (Trattamento di fine rapporto), che quest’anno alle piccole imprese potrebbe costare in media 1.500 euro in più a dipendente. Lo ha attestato l’Ufficio studi della Cgia, che “in via prudenziale” ha stimato, per le Pmi con meno di 50 dipendenti – buona parte dei quali ha scelto di lasciare il Tfr in azienda – una stangata di “almeno 6 miliardi di euro”. La Confederazione ipotizza che le realtà imprenditoriali finanziariamente più “colpite” dalla rivalutazione delle liquidazioni dei propri dipendenti siano quelle del Sud Italia, dove dove il peso delle piccole aziende in
termini di addetti è maggiore.