In Italia si è verificata un’impennata degli attacchi cyber, con un +40% nei primi sei mesi del 2023 rispetto al 2022. La crescita è quattro volte maggiore di quella registrata nel resto del mondo (+11%). Le vittime italiane, da gennaio a giugno, sono state il 9,6% del totale. È quanto attesta il rapporto del Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica. Nella ricerca si riporta che, nel contesto di conflitti internazionali, per il nostro Paese risulta rilevante anche il numero di attacchi con finalità di ‘hacktivism’ (unione delle parole hacker e attivismo). Essi sono infatti avvenuti nei confronti di organizzazioni italiane nel 37% dei casi.