Tra il 2018 e il 2020, quando l’OMS era impegnata in Congo per debellare l’Ebola, i suoi dipendenti avrebbero abusato di almeno 104 donne congolesi, poi state risarcite con la cifra di 250 dollari ciascuna. Lo ha rivelato l’agenzia di stampa Associated Press, che ha avuto accesso a rapporti interni all’organizzazione. Molte tra coloro che hanno subito abusi, non ancora identificate, non hanno ricevuto nulla. I 26mila dollari forniti in totale alle 104 donne congolesi equivalgono a circa l’1% dei 2 milioni di dollari del “fondo di assistenza ai sopravvissuti” istituito dall’OMS in favore delle vittime di cattiva condotta sessuale, principalmente in Congo.