In Australia 109 attivisti sono stati arrestati per aver bloccato nel weekend il porto di Newcastle, il più grande terminal di esportazione di carbone del Paese. Alla protesta, organizzata da Rising Tide, avevano partecipato in tutto oltre 3 mila persone: con le autorità era stato concordato un blocco di 30 ore, ma oltre un centinaio di persone (tra le quali alcuni minorenni ed un uomo di 97 anni) si sono fermate oltre il tempo stabilito, prolungando il blocco per diverse ore. Con questa protesta, portata a termine a pochi giorni dall’inizio della COP28, l’organizzazione ritiene di aver bloccato l’esportazione di oltre mezzo milione di tonnellate di carbone.