In seguito alla “soppressione” da parte del governo della proposta unitaria sul salario minimo a 9 euro, Pd, M5s, Avs, Più Europa e Azione hanno presentato un emendamento per la sua introduzione alla legge delega in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva. Pur sapendo di non avere i numeri in Aula, le opposizioni ripropongono la proposta con l’obiettivo di “costringere” il governo a dare parere contrario e la maggioranza a votare contro. L’obiettivo, dicono i partiti di minoranza, è di rendere plastico “lo schiaffo in faccia del governo e del centrodestra a oltre 3 milioni di lavoratori poveri”.