È morto a Parigi, a 90 anni, Toni Negri, filosofo e politologo – tra i principali teoretici del marxismo operaio, soprannominato “cattivo maestro” -, fondatore di Autonomia operaia. Protagonista di una complessa vicenda giudiziaria, finì accusato di partecipazione ad atti terroristici e insurrezione al processo 7 aprile. Assolto dalle accuse, fu poi condannato per associazione sovversiva e concorso morale nella rapina di Argelato (Bologna). Eletto nel 1983 coi Radicali, usufruì dell’immunità e venne scarcerato. Andò poi a vivere in Francia, dove beneficiò della “dottrina Mitterand” e insegnò in diversi atenei. Nel ’97 patteggiò per tornare in Italia e scontare la pena per altri sei anni.