martedì 26 Novembre 2024
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Covid-19, nuove proteste: 190 arresti in UK, in Grecia la polizia usa granate stordenti

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In Grecia e in Inghilterra sono avvenuti scontri tra i manifestanti che stavano contestando il lockdown e le misure anti-covid e gli agenti della polizia.

A Salonicco hanno partecipato alla manifestazione 200 persone, scontrandosi con gli agenti della polizia, che ha utilizzato granate stordenti per disperdere la folla. Il lockdown, entrato in vigore in Grecia oggi, avrà effetto fino al 30 novembre: uscire di casa sarà possibile solo previa segnalazione alle autorità, è attivo l’obbligo costante della mascherina con sanzioni raddoppiate per i trasgressori ed il coprifuoco dalle 24 alle 5 del mattino.

In Inghilterra 190 persone sono state arrestate per aver violato le regole anti-coronavirus, prendendo parte ad una manifestazione nel centro di Londra, la prima notte del Lockdown bis. I dimostranti si sono riuniti nell’ambito della Million Mask March, una manifestazione anti-autoritaria annuale, che quest’anno ha attirato un numero significativo di persone arrabbiate per le ultime restrizioni Covid.

L’Europa esporta pesticidi tossici che lei stessa ha vietato: protesta di 70 ONG

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70 organizzazioni non governative d’Europa hanno inviato una lettera di protesta alla Commissione Europea, poiché all’interno del continente vieta l’uso di pesticidi, permettendone l’esportazione a paesi terzi che ne fanno uso, acquistano poi i prodotti finiti, da questi ultimi. Nel 2018 i paesi membri hanno approvato la vendita oltre i confini di 81.615 tonnellate di pesticidi contenenti 41 sostanze vietate in Europa. Nello stesso anno i residui di 74 antibatterici proibiti sono stati trovati anche negli alimenti testati sul mercato europeo.

Il mese scorso la Commissione europea ha approvato la Strategia per la sostenibilità delle sostanze chimiche. Nel documento l’Europa garantiva l’impegno a vietare le sostanze pericolose e a non produrle per l’esportazione. Inoltre, l’esecutivo UE si è impegnato anche a promuovere una graduale eliminazione globale dei pesticidi non più approvati.

Bielorussia, l’Unione Europea ha approvato le sanzioni contro Lukashenko

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Il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato sanzioni contro 15 esponenti del governo bielorusso, e tra loro c’è il presidente Alexandr Lukashenko. Le misure, che includono il divieto di viaggio nell’Unione e il congelamento dei beni, sono state decise “in relazione alla violenta repressione e intimidazione di manifestanti pacifici, membri dell’opposizione e giornalisti dopo le elezioni presidenziali del 2020 in Bielorussia”.

Le sanzioni contro il presidente rappresentano una nuova mossa europea nella partita a scacchi per obbligare Lukashenko alle dimissioni. L’Ue non ha infatti riconosciuto i risultati delle elezioni presidenziali dello scorso 9 agosto (ufficialmente vinte da Lukashenko con oltre l’80% dei voti) accusando il presidente – al potere ininterrottamente dal 1994 – di brogli. Da allora si sono moltiplicate iniziative internazionali e manifestazioni da parte dell’opposizione per forzare il premier alle dimissioni, ma per ora senza nessun effetto concreto.

India, nuova legge sul commercio agricolo: 500mila contandini protestano

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In India 500.000 contadini stanno bloccando da questa mattina le principali strade di 18 stati, inscenando proteste in oltre 2500 località. Le partecipazioni più rilevanti sono in corso a Punjab e in Haryana. Con la nuova legislazione, i contadini non dovranno più vendere i prodotti ai “Mandi” (mercati controllati dai governi locali) che garantivano un prezzo minimo fisso. I critici prevedono che le aziende li priveranno del potere di contrattazione. Secondo il governo, invece, la riforma porterà giovamento favorendo la modernizzazione del settore.
AIKSCC, la più grande organizzazione di agricoltori del paese, ha promosso l’agitazione, detta “chakka jaam”. La protesta sarebbe una prova generale della mobilitazione nazionale che, il 26 e 27 novembre, dovrebbe far confluire a Delhi oltre un milione di persone.

Italia: in 8 mesi le mascherine hanno prodotto 300mila tonnellate di rifiuti

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Trecentomila tonnellate di rifiuti, tra guanti e mascherine, è la stima di quanto prodotto in Italia dal maggio scorso al prossimo dicembre. La Commissione Ecomafie, basandosi sulla stima Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), ha elaborato la relazione su ‘Emergenza epidemiologica Covid-19 e ciclo dei rifiuti’, approvata oggi in aula a Montecitorio. L’approfondimento della Commissione ha fatto emergere che durante l’emergenza Covid-19 il sistema di gestione dei rifiuti in Italia ha tenuto. La capacità impiantistica si è dimostrata adeguata, anche per il trattamento dei rifiuti sanitari a rischio infettivo (di cui si è registrato un aumento).
Durante la fase di lockdown (marzo-aprile) si è osservata una contrazione nella produzione dei rifiuti speciali di origine industriale e dei rifiuti urbani. La relazione si conclude con una serie di raccomandazioni alle istituzioni per una gestione dei rifiuti focalizzata sul recupero di materia e di contrasto all’illegalità.

Il presidente del Kosovo è stato arrestato per crimini di guerra

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Il presidente della Repubblica del Kosovo, Hashim Thaci, è stato arrestato e portato nel carcere del Tribunale internazionale dell’Aja, nei Paesi Bassi, con l’accusa di essersi macchiato di crimini di guerra. Thaci si era dimesso in mattinata, prima dell’arresto, e ora dovrà difendersi dall’accusa di essere responsabile di almeno 100 atti tra omicidi,  sequestri, persecuzioni e torture, commessi tra il 1998 e il 1999 quando era a capo dell’Esercito di Liberazione del Kosovo (Uck). Insieme a Thaci sono indagati per gli stessi crimini anche Kadri Veselj, ex capo del Parlamento del Kosovo, e due ex miliziani dell’Uck, Jakup Krasniqi e Redzhep Selimi. Dopo le dimissioni di Thaci la presidenza del Kosovo è stata assunta dalla presidente dell’Assemblea del Kosovo, Vjosa Osmani.

La guerra del Kosovo, terminata nel giugno 1999, vide le forze kosovare combattere per ottenere l’indipendenza da Belgrado, una disputa risolta dalla Nato che nel 1999 decise di intervenire in supporto degli indipendentisti kosovari, bombardando la Serbia e inviando le proprie forze sul terreno. Nel febbraio 2008 fu proprio Thaci, allora primo ministro, a proclamare la dichiarazione di indipendenza del Kosovo, ancora oggi non riconosciuta dalla Serbia e da 78 altri stati, tra cui Russia, Cina, Spagna, Grecia e Israele.

 

 

 

L’uragano Eta colpisce l’America centrale: almeno 60 morti

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L’uragano di categoria 4, Eta, ha colpito l’America centrale martedì, lasciando dietro di sè più di 60 morti. Ora è stato declassato a depressione tropicale, ma sta avanzando. L’uragano Eta ha provocato più di 50 vittime in Guatemala per le frane causate dalla tempesta, 5 a Panama, 4 in Honduras, 2 in Costa Rica e 2 in Nicaragua. Secondo i meteorologi la depressione tropicale potrebbe riprendere forza all’inizio di settimana prossima, dirigendosi verso Cuba e il Golfo del Messico.

La Danimarca abbatterà 15 milioni di visoni per paura che diffondano il Covid

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La Danimarca abbatterà più di 15 milioni di visoni, per il timore che una mutazione Covid-19 nell’animale possa trasmettersi di nuovo all’uomo, mettendo a repentaglio i futuri vaccini. Ieri il primo ministro danese, Mette Frederiksen, ha affermato che il virus mutato ha già infettato 12 persone e che i visoni sono ora un rischio per la salute pubblica. Il servizio d’emergenza nazionale è già stato mobilitato per l’abbattimento degli animali e sradicherà l’intera mandria danese.

La Danimarca è il più grande produttore al mondo di pellicce di visone. In 1100 strutture alleva dai 15 a 17 milioni di animali, per un valore di oltre 350 milioni di euro all’anno. Secondo gli ultimi dati dell’Amministrazione veterinaria e alimentare danese, le infezioni da Covid-19 sono state trovate in oltre 200 allevamenti di visoni.

Battaglia navale nel Pacifico: 4 stati sudamericani dichiarano guerra ai pescherecci cinesi

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Una task force che prevede anche la messa in mare delle flotte militari per contrastare l’attività dei pescherecci cinesi, è quella allestita dai governi di Cile, Colombia, Ecuador e Perù che accusano le navi cinesi di pescare di frodo nelle acque territoriali dei loro paesi sull’Oceano Pacifico. Secondo le accuse la flotta cinese sarebbe composta da circa 300 pescherecci, che si introducono nelle acque al largo delle isole Galapagos, Negli ultimi tre anni in questo modo la Cina avrebbe sottratto ai paesi sudamericani oltre 160mila tonnellate di calamari, per un valore di circa 440milioni di dollari. Lo scontro diplomatico era iniziato già in luglio, quando l’Ecuador aveva protestato ufficialmente con Pechino, accusando i suoi pescherecci di adottare misure anti tracciamento radar e di navigare a luci spente per evitare di essere identificate.

L’Ong peruviana Oceana ha accusato la pesca di frodo delle navi cinesi di essere anche responsabile di grandi rischi per la biodiversità delle Galapagos e per l’economia locale. i calamari infatti sono essenziali per la dieta delle specie iconiche delle Galapagos come le foche e gli squali martello, nonché per le popolazioni locali che hanno nella pesca la loro fonte di sostentamento.

Vaccino Covid-19: anche in Italia al via la sperimentazione sull’uomo

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In Italia è iniziata la sperimentazione di fase 3 per il vaccino anti Covid-19 di Oxford-Astrazeneca. Serve a verificare se il vaccino genera risposta immunitaria, e per quanto tempo. L’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena darà il via alla fase che inizierà il primo dicembre. Nel mese di novembre saranno arruolati 300 volontari, che verranno sottoposti alla sperimentazione in doppio cieco 2 a 1. Per candidarsi sarà messo a disposizione un numero verde, mentre le somministrazioni avverranno nel poliambulatorio dell’Aou di Modena. Al lavoro sotto la guida di Cossarizza, un team giovane di una decina di persone: due ricercatrici, dottorandi, specializzandi e assegnisti.

La sperimentazione in doppio cieco 2 a 1 indica che su 300 partecipanti, 200 riceveranno la dose del vaccino e gli altri 100 un placebo. Nessuno saprà a chi viene somministrato cosa, in modo tale da non condizionare i pazienti.