Un cessate il fuoco permanente in tutta la Libia è stato raggiunto a Ginevra al termine dei colloqui della Commissione Militare Congiunta 5+5. Il “risultato storico” è stato proclamato dalla Missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL) su Facebook. Il Paese nordafricano soffre la guerra civile dalla fine dell’era di Muammar Gheddafi, catturato e ucciso nel 2011. Finora i due generali che si contendevano il potere, Haftar e Sarraj, non erano mai giunti ad un accordo. La svolta è avvenuta lo scorso mercoledì, quando le parti si erano accordate per la ripresa dei trasporti del Paese. I colloqui sono stati moderati dal capo della missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia e la cerimonia per la firma delle delegazioni libiche è in corso a Ginevra.
L’Artico non si è ancora ricongelato: non era mai successo
È allarme nel mare di Laptev dove, per la prima volta, il principale vivaio di ghiaccio in Siberia deve ancora iniziare a congelare. Nella Russia settentrionale le temperature degli oceani sono aumentate di 5°C sopra la media e ciò ha causato l’insolito fenomeno; lo affermano gli scienziati del clima che avvertono di possibili effetti a catena nella regione polare.
Le emissioni industriali e agricole hanno reso 600 volte più probabile il caldo siberiano di quest’anno, ma la temperatura dell’aria non è l’unico fattore ad incidere. Il cambiamento climatico infatti, sta spingendo nell’Artico correnti più miti dell’Atlantico, interrompendo la solita stratificazione tra acque calde e superficie fresca.
Nigeria, si aggravano le proteste: almeno 56 morti
La violenza in Nigeria continua: 56 persone sono morte dall’inizio delle proteste #EndSARS. Lo afferma Amnesty International (associazione per i diritti umani), aggiungendo che nella sola giornata di martedì sono state tolte 38 vite. Giovedì, sono esplosi degli spari a Lagos, dopo che un incendio è stato appiccato nella prigione della città. La polizia ha dichiarato che le fiamme sarebbero state appiccate da qualcuno all’interno.
Nei giorni scorsi, il presidente Muhammadu Buhari aveva chiesto in una dichiarazione firmata dal suo consigliere “comprensione e calma”, senza menzionare gli attacchi subiti dai manifestanti. Ieri sera però, in televisione, ha invitato a sospendere le proteste e coinvolgere il governo nella ricerca di soluzioni.
Le proteste sono dovute al trattamento rivolto ai civili da parte della “Sars” (Squadra speciale anti-rapina della polizia), che si è sciolta dopo l’inizio delle manifestazioni. Le accuse ricevute riguardano estorsione, tortura ed omicidio.
Afghanistan, bombardamento aereo fa strage di bambini: 12 morti e 14 feriti
Un raid aereo su una moschea ha tolto la vita a 12 bambini e ne ha feriti 14. La tragedia è avvenuta mentre i piccoli stavano studiando nell’edificio del villaggio Hazara Qisshlaq, in Afghanistan. Ancora nessuno ha rivendicato l’attaccco ma, secondo i media locali, sarebbe in risposta al bombardamento Talebano di ieri a Masjed-s-Safid, che ha ucciso 40 soldati locali. Le forze governative e i miliziani si stanno scontrando nella provincia meridionale di Helmand, dove al momento 35.000 persone sono state sfollate.
Nel 2001 iniziò la guerra tra Talebani e governo Afghano. Venne dichiarata da Stati Uniti e Regno Unito per combattere l’organizzazione terroristica Al Qaida, che grazie ai talebani aveva fatto dell’Afghanistan la sua base operativa. Nonostante gli appelli internazionali per il cessate il fuoco, il conflitto ha ormai raggiunto molte province del Paese. Il numero dei morti tra i civili non è mai stato così alto.
Ambiente, rapporto Onu: il mare Mediterraneo è al punto di non ritorno
Il 15% dei decessi attribuibile a fattori ambientali, 730 tonnellate di plastica riversate in mare ogni anno, gran parte della biodiversità a rischio e il clima della regione che si sta surriscaldando il 20% più velocemente rispetto alla media globale. È la fotografia dello stato del bacino del Mediterraneo nel “Rapporto sullo stato dell’ambiente e dello sviluppo nel Mediterraneo” prodotto dall’Unep, l’agenzia per l’ambiente delle Nazioni Unite. Secondo il rapporto, se non si interverrà al più presto, l’intera regione del Mediterraneo subirà “danni irreversibili”. A preoccupare è soprattutto la possibile perdita della biodiversità caratteristica del mare Mediterraneo, dove i cambiamenti climatici hanno portato negli ultimi anni “mille specie esotiche che minacciano la sopravvivenza di quelle locali”.
Effetto Covid-19: in Giappone si fanno sempre meno figli a causa dell’ansia
Il declino demografico del Giappone si è aggravato a causa della pandemia del coronavirus, a lanciare l’allarme è il ministero della Salute nipponico, che ha rivelato come il tasso di gravidanza delle donne giapponesi, negli ultimi tre mesi, sia sceso dell’11,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La ricerca ritiene che molte coppie abbiano deciso di posticipare a tempo indefinito la decisione di avere figli a causa dell’incertezza sul lavoro e sulla salute provocate dall’emergenza Covid-19 e dal lockdown.
In Giappone, il 28% della popolazione ha più di 65 anni di età e il numero dei nuovi nati nel 2019 è sceso a quota 865.000, il livello più basso del secolo. Il tasso di fertilità delle donne nipponiche, già prima della pandemia, era di appena 1,36, ampiamente al di sotto della soglia minima di 2,07 che viene considerata necessaria a garantire il ricambio generazionale.
Nella notte Israele è tornata a bombardare Gaza e la Siria (colpendo anche una scuola)
Ieri notte le forze d’aviazione dell’esercito israeliano sono tornate a bombardare i territori palestinesi, colpendo un’installazione sotterranea appartenente ad Hamas all’interno della Striscia di Gaza. A darne l’annuncio è stato lo stesso esercito israeliano su Twitter, affermando che l’attacco ha preso di mira un tunnel utilizzato dal gruppo armato palestinese nel sud della Striscia, vicino all’insediamento israeliano di kibbutz Kissufim. Appena l’11 ottobre scorso Israele e Hamas avevano raggiunto l’accordo per una tregua di sei mesi.
Sempre durante la notte le forze israeliane avrebbero lanciato diversi missili verso l’area di Al-Huriyah nella provincia di Quneitra (Siria sud-occindentale), colpendo una scuola e una postazione militare delle milizia filo-iraniane che combattono al fianco del governo siriano. La notizia in questo caso arriva dall’agenzia di stampa siriana “Sana”, ma non è stata confermata da Israele. Secondo quanto riportato, i bombardamenti avrebbero provocato almeno tre vittime e un missile avrebbe colpito una scuola, fortunatamente durante l’orario di chiusura, quindi senza provocare vittime tra i bambini, ma distruggendo la struttura educativa.
Nel 2019 l’inquinamento ha ucciso 476.000 neonati in tutto il mondo
Nel 2019 sono morti nel primo mese di vita 116.000 bambini indiani e 236.000 nell’Africa sub-sahariana a causa dell’inquinamento atmosferico. Lo afferma “State of Global Air 2020”, secondo il quale quasi due terzi delle morti derivano da fumi nocivi dei combustibili da cucina. Lo studio è stato prodotto dall’Health Effects Institute e dall’Institute for Health Metrics and Evaluation. Gli autori si sono basati su prove che collegano l’esposizione all’inquinamento delle madri durante la gravidanza, all’aumento del rischio che i neonati nascano deboli.
Nel 2019 l’inquinamento ha portato a 6,7 milioni di morti nel mondo. Diventando così, la quarta causa di morte dopo l’ipertensione, il tabacco e i problemi legati a una scorretta alimentazione.
Berlino: vandalizzate oltre 70 opere della Museumsinsel
Ignoti hanno imbrattato almeno settanta oggetti nella ‘Museumsinsel’, il complesso di musei situato al centro di Berlino, lo scorso 3 Ottobre. Lo afferma la polizia che ha rilasciato le notizie solo nelle ultime ore. Il principale indiziato è Attila Hildmann, chef vegano noto per il suo feroce antisemitismo e per le teorie complottiste. A giugno era stato cacciato dalla scalinata dell’Altes Museum dove teneva i propri comizi. Inoltre venne esposto all’ingresso uno striscione contro il razzismo. Questi due episodi hanno scatenato l’ira di Hildmann che per tutta l’estate ha aizzato i suoi sostenitori contro i musei, “centro dei satanisti e criminali del coronavirus”.
Le procure di Berlino e Brandeburgo indagano già dalla scorsa estate per incitazione all’odio. Adesso però, un altro sospetto si aggiunge al nome dell’ex star della cucina vegana.