Un blocco di pescatori bretoni e normanni presso l’isola di Jersey (territorio inglese davanti alle coste francesi) ha scatenato un escalation militare senza precedenti. L’Inghilterra ha inviato sul posto due cannoniere mentre la Francia ha mandato due motovedette. La disputa ha origine dagli accordi sulla pesca nel quadro della Brexit.
Riforma del lavoro: la Grecia sciopera
Una serie di scioperi e di proteste di piazza è prevista per oggi in molte della maggiori città della Grecia. Per la seconda volta in una settimana, le persone manifestano contro la riforma del lavoro che introduce la flessibilità degli orari e regolamenta lo smartworking.
SpaceX: dopo 4 esplosioni, atterraggio riuscito per Starship
Starship, nuovo protoripo di razzo di SpaceX, è atterrato con successo nella base in Texas al suo quinto tentativo, dopo che nei precedenti quattro si erano registrate esplosioni del razzo al momento dell’atterraggio
Mali: giornalista francese rapito da jihadisti
Un reporter francese, Olivier Dubois, è stato rapito in Mali all’inizio di aprile da parte di jihadisti affiliati ad Al-Qaeda. Lo si apprende tramite un video di origine indeterminata diffuso nella giornata di oggi sui social network, nel quale il giornalista afferma di essere stato rapito nella città di Gao dal gruppo jihadista «Jnim», motivo per cui chiede di rivolgersi alle autorità francesi affinché facciano il possibile per ottenere il suo rilascio. La scomparsa è stata confermata all’agenzia di stampa Afp da un funzionario del ministero degli Esteri francese.
L’Unione Europea ha dato il via libera al cibo a base di tarme
I 27 Stati Membri dell’Unione Europea hanno approvato la proposta della Commissione europea di consentire la commercializzazione ad uso alimentare dei cosiddetti «vermi gialli della farina», ossia le larve del coleottero «tenebrione mugnaio». È il primo via libera dell’Ue circa l’utilizzo di un insetto nel settore alimentare ed esso fa seguito alla valutazione scientifica fornita negli scorsi mesi dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa), che aveva definito tali larve sicure da mangiare per l’uomo. Adesso il prossimo passo è quello di adottare un regolamento dell’Ue che autorizzi l’uso dei vermi gialli della farina come alimenti, cosa che sarà fatta nelle prossime settimane.
Secondo molti ricercatori si tratta del cibo del futuro in quanto potenzialmente sostenibile, in grado cioè di nutrire la popolazione crescente del pianeta senza intaccare eccessivamente le risorse naturali e il clima. Infatti, è un alimento a basse emissioni di carbonio, motivo per cui allevare tali insetti come risorsa alimentare potrebbe generare risvolti positivi per l’ambiente. In tal senso, la decisione rientra all’interno della strategia Farm to Fork, il piano d’azione Ue 2020-30 che mira a rendere sostenibili i sistemi alimentari e che indica gli insetti come una fonte di proteine a basso impatto ambientale. A tutto ciò si aggiunge il fatto che queste larve siano una fonte di cibo sana ed altamente nutriente: hanno un elevato contenuto di grassi, proteine e fibre e possono essere utilizzate essiccate o come farina proteica in numerosi prodotti alimentari.
[di Raffaele De Luca]
A 10 anni dalla morte di Bin Laden, i talebani sono più forti che mai
10 anni fa, nella notte tra l’1 e il 2 maggio del 2011, moriva Osama Bin Laden per mano delle forze speciali statunitensi Navy Seal. Noto fondatore del gruppo terroristico Al-Qaeda e la mente dietro l’attacco alle Torri Gemelle, Bin Laden era il nemico pubblico numero 1 degli Stati Uniti. 10 anni dopo l’avvenimento e al termine di una sanguinosa guerra, la presenza dei talebani in Afghanistan si è rafforzata. I talebani controllano almeno il 70% del paese, con molte zone contestate e altrettante che, seppur ufficialmente sotto il controllo del governo, sono vessate da continui attacchi e guerriglia di matrice terroristica. Durante i recenti negoziati di pace con gli Stati Uniti, hanno attaccato persino del personale sanitario locale.
Sembrerebbe, come ha affermato lo scrittore e storico afghano Ahmed Rashid in un’intervista, che la guerra al terrorismo sia stata un successo solo per gli Stati Uniti. La pacificazione che ha in teoria motivato l’intervento americano in Afghanistan non si è mai avviata, e nessuno ha garantito la sicurezza della popolazione locale. Gli USA si sono liberati del loro nemico, ma hanno lasciato l’Afganistan in balia dei Talebani, il cui potere, ad oggi, è cresciuto.
Ad aprile del 2021, il nuovo presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato di voler ritirare le truppe USA e NATO dal paese. Si tratta di 2500 truppe americane e 7000 truppe di alleati Nato. Il presidente ha detto di volerle ritirare tutte, «per porre fine alla guerra più lunga d’America». L’intenzione è quella di ritirare le truppe entro l’11 settembre del 2021, una data chiaramente simbolica, a 20 anni dall’attacco che sconvolse gli Stati Uniti e che segnò l’inizio della terribile “war on terror.” La decisione è comunque controversa, soprattutto perché motivata dalle pressioni fatte agli USA dai talebani stessi. Oltretutto, sembra che l’atto abbia un valore esclusivamente simbolico, e che gli Americani, più che ritirarsi, stiano cercando di “privatizzare” la guerra.
Nel caso di un’improvvisa debolezza del governo afghano, i talebani potrebbero approfittare della situazione e prendere il potere, con una soluzione militare. Zalmay Khalilzad, l’alto rappresentante americano per l’Afghanistan, ha dichiarato che questo rischio non sussiste. Per quanto la partenza delle truppe sia un fatto positivo, la primissima mossa dopo quasi 20 anni per liberare il popolo afghano dalla guerra, rimane il fatto che, tolto un male, la popolazione ne dovrà affrontare un altro. La guerra in Afghanistan è stata lunga, distruttiva e sanguinosa, e la sua fine è un sollievo per tutti. Ma è stato risolto qualcosa in 20 anni?
[di Anita Ishaq]
Napoli, blitz dei carabinieri: documenti falsi per immigrati clandestini
A Napoli, è stata sgominata un’associazione a delinquere che, dietro compenso, procurava documenti falsi per permessi di soggiorno in Italia a pakistani, indiani, marocchini, tunisini, afghani, russi, ucraini e ad extracomunitari delle aree di crisi a rischio terrorismo. I Carabinieri del Ros e del Comando provinciale hanno infatti eseguito tre arresti (di cui uno in carcere e due ai domiciliari) ed hanno stabilito 11 obblighi di dimora per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, falso ideologico e materiale. Dell’organizzazione facevano parte cittadini italiani, afgani e pakistani.
Cesenatico, camminata dopo le 22: multati e denunciati
In seguito alla seconda edizione della «Passeggiata contro il coprifuoco», la protesta tenutasi a Cesenatico (FC) sabato sera alla quale hanno partecipato 150 persone, uno dei principali organizzatori, Mauro Mammana, sarà denunciato in quanto la manifestazione non era stata autorizzata ed anche altri organizzatori potrebbero ricevere lo stesso trattamento oltre alla denuncia penale in programma nei loro confronti per «istigazione a disobbedire alle leggi». Inoltre, saranno multati una cinquantina di partecipanti per non aver rispettato le regole anti Covid: polizia, carabinieri e la Digos (arrivata anche da Forlì) erano infatti presenti sul posto ed hanno identificato in loco una ventina di persone mentre un’altra trentina di loro saranno individuate tramite i filmati registrati al corteo.
La protesta di sabato è stata pacifica: i manifestanti hanno semplicemente espresso, intonando cori e slogan, la loro volontà di non rispettare il coprifuoco. Esso costituisce un problema notevole per il settore del turismo e di conseguenza per le attività economiche di una zona turistica come Cesenatico. Per questo motivo, non solo i cittadini pretendono una modifica di questa restrizione ma anche il sindaco della città, Matteo Gozzoli. «È evidente a tutti che non può esistere una stagione estiva con delle regole così forti: sarebbe una «non estate», senza possibilità di organizzare anche piccoli eventi, attività culturali e spettacoli. Per non parlare delle cene e delle attività presso le nostre strutture turistiche. Confido che dal mese di giugno, se non prima, il coprifuoco sarà gradualmente allentato», ha affermato il sindaco negli scorsi giorni in seguito alla notizia della proroga del coprifuoco alle 22 stabilita dal governo.
[di Raffaele De Luca]