lunedì 25 Novembre 2024
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Afghanistan: ancora guerra tra governo e talebani, 35.000 civili in fuga

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Secondo le Nazioni Unite sarebbero 35.000 civili sfollati nel sud dell’Afghanistan, a seguito delle continue violenze tra talebani e forze governative.

Gli scontri tra i talebani, gruppo fondamentalista islamico che non riconosce l’autorità del governo e le forze governative, vanno ormai avanti da vent’anni causando migliaia di vittime di cui la maggior parte civili. Sabato a Doha, in Qatar, è cominciata la conferenza tra la rappresentanza dei talebani e il governo afghano per uno storico trattato di pace.

I giganti del web hanno evaso 46 miliardi di tasse negli ultimi 5 anni

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Negli ultimi cinque anni i giganti del web come: Amazon, Microsoft e Facebook hanno pagato 46 miliardi di tasse in meno grazie al ricorso alla tassazione in paradisi fiscali e ai vari sistemi di elusione fiscale, un risparmio di 11,5 miliardi nel solo 2016. È quanto riporta un’indagine condotta su “Software & web companies” realizzata da R&S Mediobanca.

Per le società statunitensi, l’aliquota media risulta del 19,5%, quando quella americana è al 35%: di conseguenza fuori dai confini nazionali (e in particolare in Europa) pagano molte meno tasse, con un’aliquota media di circa il 10%. Merito della cosiddetta “ottimizzazione fiscale“, ovvero degli accordi fra la capogruppo statunitense e le sue controllate con sede nei paradisi fiscali. Tutti i maggiori gruppi cinesi, a cominciare da Alibaba e Tencent, hanno sede direttamente nelle isole Cayman.

Kirghizistan: dopo giorni di tensione il presidente si dimette

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Kirghizistan proteste
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Dopo giorni di tensione il presidente del Kirghizistan, Sooronbay Jeenbekov, ha rassegnato le dimissioni. Le elezioni di domenica 4 ottobre hanno premiato la coalizione dei partiti filorussi ed il risultato ha scatenato il furore dell’opposizione, che dal 5 nella ex repubblica sovietica protesta. I palazzi del potere sono stati assaltati, ci sono stati oltre 600 feriti (sette gravi) e un morto.

Il Kirghizistan è una nazione che gode di un sistema politico pluralista, dove sarebbe predominante la corruzione ed a scatenare le proteste sarebbe proprio l’accusa di compravendita di votiLe nuove elezioni presidenziali dovrebbero tenersi entro tre mesi dalle dimissioni di Sooronbai Jeenbekov.

La Xylella torna a devastare la piana degli ulivi monumentali: infetti uno su tre

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Nella piana degli Ulivi monumentali sono scomparsi 1/3 delle piante di ulivo a causa della Xylella, provocando una perdita economica e occupazionale dal valore inestimabile per il nostro Paese. Sono 136 le nuove piante di ulivo ad essere state contagiate dalla Xylella, situate tra le campagne di Monopoli, Fasano, Ostuni e Carovigno, nel barese in Puglia, a riportare il dato è la Coldiretti in occasione della raccolta delle olive a Monopoli.

La Xylella, batterio che colpisce le piane di ulivo, dal 2013 ad oggi ha devastato 8mila chilometri quadrati provocando un danno stimato di 1,6 miliardi ed è ancora incurabile rivela Coldiretti. Secondo le normative  europee per contrastare il batterio bisogna abbattere le piante in un raggio di 50 metri dalla pianta contagiata, un grande problema per la piana degli Ulivi che ha una forte densità con oltre 250 mila esemplari, di cui molti hanno una storia di 3000 anni.

Calabria: è morta la presidente Jole Santelli

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La governatrice della Calabria, Jole Santelli, è morta nella notte, aveva 51 anni. A quanto si apprende sarebbe stata trovata priva di vita da un membro del suo staff. Ancora sconosciute le cause del decesso. Santelli, esponente di Forza Italia, era stata eletta presidente della Calabria alle elezioni del 26 gennaio scorso.

Thailandia: proteste di massa contro il re e la dittatura militare

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Thailandia proteste

Migliaia di manifestanti si sono accampati davanti all’ufficio del primo ministro Prayuth Chan-ocha, mercoledì 14 Ottobre in Thailandia. Il movimento di protesta, che dura da tre mesi, mira a rimuovere Prayuth, che ha preso il potere con un colpo di stato nel 2014 e nel 2019 si è assicurato il mandato grazie al voto dei militari. Ieri al calare dell’oscurità, la folla, composta principalmente da giovani, si è radunata ai cancelli della Government House (Camera del governo utilizzata per funzioni statali e ricevimenti ) e molti si sono seduti dicendo di essere intenzionati a rimanere per almeno tre giorni.

La polizia e il governo hanno esortato i manifestanti a disperdersi e minacciato di perseguirne alcuni, ritenendo la protesta non pacifica. Infatti, alla Government House, alcuni dimostranti hanno insultato imponendo immagini del re incorniciate d’oro, un atto sulla lesa maestà, punibile fino a 15 anni di carcere secondo le leggi thailandesi.

Durante la notte, il governo ha proclamato lo stato di emergenza, vietando raduni di più di quattro persone e vietando i post online ritenuti una minaccia alla sicurezza nazionale. Sono stati inoltre arrestati alcuni leader della protesta, mentre si segnalano in diverse zone del paese scontri tra manifestanti anti-governativi e fazioni di cittadini leali alla monarchia tailandese.

Facebook ha deciso di vietare le inserzioni che sconsigliano i vaccini

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FB vieta inserzioni anti-vaccini

Facebook, il social network fondato da Mark Zuckerberg, ha annunciato martedì al Menlo Park, che censurerà le inserzioni che scoraggiano l’uso dei vaccini. L’azienda aveva già imposto in passato politiche a tema, ma con questa nuova disposizione Facebook ha deciso di adottare una posizione più netta. Fino ad oggi, infatti, seguiva una politica che prevedeva la rimozione delle bufale sui vaccini identificate dalle principali organizzazioni sanitarie. D’ora in avanti, una pubblicità che scoraggerà esplicitamente una persona a vaccinarsi, verrà rifiutata dall’azienda. Tuttavia, continueranno ad essere visualizzati sulla piattaforma opinioni e annunci a favore o contro le politiche governative legate ai vaccini.

In soli 25 anni abbiamo perso metà della Grande Barriera Corallina

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Grande Barriera Corallina
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In Australia, la popolazione di piccoli, medi e grandi coralli, che abitano la Grande Barriera Corallina, è drasticamente diminuita negli ultimi trent’anni. Lo afferma uno studio condotto dagli esperti dell’Arc Centre of Excellence for Coral Reef Studies (CoralCoE). La causa, dicono gli autori del lavoro, è l’aumento della temperatura delle acque, che ha provocato la morte delle alghe, le quali vivono in simbiosi con la barriera e la nutrono, innescando il cosiddetto “sbiancamento dei coralli”.  In particolare, hanno studiato le variazioni nella dimensione e nella distribuzione delle colonie su tutta la lunghezza della Grande Barriera Corallina (oltre 2mila chilometri) tra il 1995 e il 2017, osservando che il numero di coralli di piccole, medie e grandi dimensioni è diminuito oltre il 50%; soprattutto nella specie Acropora florida, la più colpita dal riscaldamento.

Il calo demografico dei coralli ha conseguenze anche per altri abitanti del mare: le strutture che creano sono fondamentali anche per la sopravvivenza di pesci, crostacei e la loro scomparsa provoca una diminuzione a cascata dell’abbondanza dei pesci e quindi anche della produttività della pesca nella barriera corallina.

Cile, continuano le grandi proteste del popolo Mapuche

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Più di 30 comunità di Mapuche hanno emesso un comunicato per chiedere al governo cileno di riconoscere nella nuova Costituzione l’esistenza del popolo Mapuche e di garantire una rappresentanza in Parlamento.

I Mapuche sono una popolazione indigena del Cile di circa 250.000 persone, vittime ormai da tempo di diseguaglianze e protagonisti di proteste di massa. Nel comunicato al governo cileno è stato sottolineato  “crediamo che questo sia il momento in cui lo Stato del Cile dovrebbe essere all’altezza delle richieste che la maggior parte del popolo cileno e Mapuche chiede urgentemente di estinguere il debito storico con i popoli nativi attraverso meccanismi migliori di partecipazione democratica “. Il prossimo 25 ottobre ci sarà un referendum per decidere se riscrivere l’attuale Costituzione in vigore dal 1980 redatta dalla dittatura di Augusto Pinochet.

Auto elettriche: entro fine anno triplicata la quota di mercato in Europa

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auto elettriche

Le auto elettriche sono destinate a triplicare la loro quota di mercato nell’Unione Europea. A confermarlo sono oggi i dati di T&E (Federazione europea per il trasporto e l’ambiente) che, attraverso una nuova analisi, dipinge una panoramica del settore: le norme comunitarie che hanno introdotto standard emissivi più severi per i produttori e le agevolazioni economiche promosse, hanno dato una scossa al mercato di veicoli elettrici del vecchio continente. Infatti, nonostante la crisi economica che il 2020 ha portato, per il comparto europeo delle auto, il bilancio annuale appare positivo.

In Italia nel 2020 il segmento elettrico puro è cresciuto a livelli record sotto la spinta del sussidio all’acquisto, ma la quota di mercato è ancora una delle più basse d’Europa (circa 1,7%); peggio solo Spagna e Grecia. Inoltre, le ultime mosse a favore del comparto auto nel Decreto Legge Rilancio, potrebbero non aver avuto l’effetto verde sperato: sembrerebbe infatti che il nuovo bonus mobilità abbia premiato soprattutto le auto inquinanti.