Oggi 14 persone hanno perso la vita e 40 sono state ferite in un attentato: un’autobomba è esplosa nel centro di Al-Bab (città controllata dai Turchi) a nord della Siria. Le profonde ferite riportate da molti dei presenti, fanno pensare che il bilancio delle vittime possa aggravarsi. Lo afferma l’Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR), secondo cui l’ordigno è esploso nei pressi della moschea Othman, non lontano dal terminale dei bus. Per il momento nessuno ha rivendicato l’accaduto.
Italia: maxi ricorso al Tar contro le norme anti-Covid a scuola
160 avvocati hanno presentato un ricorso al Tar Lazio contro i decreti 39 e 89 del Ministero dell’Istruzione che ha dettato i piani-Covid per lo svolgimento dell’anno scolastico. I decreti in questione obbligano al distanziamento sociale, all’uso delle mascherine per chi ha più di sei anni ed a tutte le procedure di isolamento per chi presenta a scuola sintomi simili a quelli da Covid-19. Da un punto di vista legale, secondo i ricorrenti, oltre a violare i principi europei della Carta dei diritti fondamentali, i decreti violano gli articoli 33 e 34 della Costituzione: “arte e scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento” e “la scuola è aperta a tutti”. Sotto l’aspetto medico-scientifico non c’è ragionevolezza, poiché le misure sono imposte a chi non è stato colpito dal virus. Secondo i ricorrenti queste norme sono state introdotte per contaminare il nostro sistema democratico.
La risposta dal TAR Lazio è attesa per il 20 ottobre prossimo.
Kirghizistan: manifestanti assaltano il Parlamento, oltre 120 feriti
Oggi a Bishkek capitale del Kirghizistan, sono avvenuti degli scontri in piazza davanti al palazzo del potere. Oltre 120 manifestati sono finiti all’ospedale, alcuni di loro anche in condizioni gravi, inoltre si registra un morto che non è ancora stato identificato. A riportare la notizia è il ministero deIla Salute kirghiso. Il motivo di questi scontri sarebbe il risultato delle elezioni parlamentari del 4 ottobre, dominate da due partiti vicini al potere. I manifestanti antigovernativi chiedono le dimissioni del presidente filo-russo Sooronbay Jeenbekov e lo svolgimento di nuove elezioni parlamentari, dopo le accuse di frode e compravendita di voti che hanno offuscato quelle tenutesi domenica.
Le proteste si sono accese, tanto che molti manifestanti hanno provato a scavalcare il cancello del Parlamento. Solo alcuni ci sono riusciti e sono entrati nel palazzo liberando l’ex presidente Almazbek Atambayev che vi era lì detenuto. Circondato da regimi autoritari, il Kirghizistan è un’eccezione democratica in Asia centrale, anche se ha subito due violente rivoluzioni nel 2005 e nel 2010 e le transizioni politiche sono sempre state tempestose. A causa della pandemia di Covid-19 in un contesto economico già difficile, gli osservatori hanno temuto una compravendita di voti. È di pochi minuti fa la notizia che le elezioni di domenica sono state annullate.
Immigrazione e sicurezza: approvato il nuovo decreto
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo decreto legge/immigrazione proposto dalla ministra dell’Interno Lamorgese: prevede, in nove articoli, il soccorso delle vite in mare come obbligo costituzionale e internazionale, il divieto di espulsione e respingimento di chi nel proprio Paese rischia trattamenti disumani con il diritto ad essere accolto e integrato. Inoltre è stata prevista l’istituzione di una nuova tipologia di Daspo urbano per tenere lontani violenti e spacciatori dai luoghi di intrattenimento, l’aumento delle pene per il reato di rissa e nuove norme per oscurare i siti pericolosi del dark web.
Il ministro della Giustizia ha voluto
anche una modifica per chi agevola il detenuto al 41-bis (un particolare trattamento carcerario) nelle comunicazioni con l’esterno: passa da 1 a 4 anni a 2 a 6 anni.
Egitto: arrestata Basma Mostafa, svelò i depistaggi sul caso Regeni
Basma Mostafa, la giornalista che svelò i depistaggi creati dal governo egiziano sull’indagine di omicidio del reporter italiano Giulio Regeni, era sparita sabato mattina senza lasciare tracce fino a domenica, giorno in cui un tribunale del Cairo le ha convalidato l’arresto. L’accusa è di divulgare notizie false ed essere parte di un gruppo terroristico, inoltre è la 27esima reporter rinchiusa nelle carceri egiziane.
La sicurezza nazionale egiziana non è nuova a questo genere di intervento: fermare, sequestrare e arrestare giornalisti, blogger con la colpa di fare solo il proprio lavoro. Lavoro particolarmente indigesto al regime Abdel Fattah al-Sisi che detiene il triste record di 65.000 prigionieri politici. Bosma al momento dell’ultimo contatto telefonico con il marito, si trovava nella città dei faraoni a Luxor 700km a sud del Cairo, luogo in cui si erano svolte decine di grandi proteste a seguito dei fatti del 20 settembre, giorno in cui in tutto il paese sono scoppiate rivolte spontanee contro il regime militare ormai in vigore da 6 anni. “Poco fa sono stata fermata da un poliziotto, ha voluto vedere i miei documenti, ha fatto delle domande, poi mi ha lasciato andare, però continua a seguirmi” queste sono le ultime parole della giornalista dette al marito Karim Abdelrady.
Nobel per la medicina al lavoro di tre scienziati sull’epatite C
Harvey J Alter del National Institutes of Health (americano), Charles M Rice della Rockefeller University (americano) e Michael Houghton, virologo dell’Università di Alberta (britannico), hanno ricevuto il premio Nobel per la medicina, per il loro lavoro pionieristico sull’epatite C, una malattia grave del fegato. Il premio, annunciato lunedì dall’assemblea del Nobel del Karolinska Institute di Stoccolma, ha un valore di 10 milioni di corone svedesi (950.000 euro circa), che saranno divise tra i vincitori.
L’epatite C è una malattia infettiva, causata dal virus HCV, che colpisce in primo luogo il fegato. Il virus viene trasmesso principalmente per contatto diretto con il sangue. L’infezione è spesso asintomatica, ma può condurre alla cirrosi, che puó sviluppare il cancro al fegato.
Il cambiamento climatico rende le notti sempre più calde
Durante la notte, a causa del riscaldamento globale, le temperature aumentano di almeno 0,25°C, lo annuncia il primo studio globale sulla materia, pubblicato sul Global Change Biology. Le conseguenze ricadono sia sulla capacità di adattamento della fauna all’emergenza climatica e sia su quella degli umani di raffreddare i propri corpi durante le ondate di calore.
Tutto accade nelle nuvole, dove in alcune parti del mondo il riscaldamento globale fa aumentare la copertura nuvolosa; la luce filtra meno di giorno e tutto il calore e l’umidità rimane nelle nuvole di notte. Lo studio degli scienziati ha rivelato che solo in alcune parti del mondo come: Europa, Africa occidentale, la parte ovest dell’America Latina e l’Asia centrale la temperatura si alza di almeno 0,25°C durante le ore notturne.
Gli scienziati affermano che questo fenomeno climatico sta creando diverse conseguenze e che molti ecosistemi terrestri stanno subendo stravolgimenti. Molte attività come la nutrizione avvengono solo di notte, ma a pagarne le conseguenze sono anche i raccolti, infatti le piante crescono più lentamente e in generale creano problemi idrici sia all’uomo nei meccanisimi di termoregolazione e sia per il bilancio idrico degli animali.
Recovery Fund: l’Italia vuole usare parte dei fondi europei per le armi
I soldi del Recovery Fund (strumento con l’obiettivo di arginare l’impatto devastante del coronavirus) sono stati chiesti dal governo italiano, all’Unione Europea, per finanziare il complesso militare-industriale, aerospaziale e quello tecnologico.
Il 27 agosto il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) ne ha presentato i progetti: per il potenziamento della filiera industriale aereo spaziale e della sicurezza si prevede di impiegare 12 miliardi e 500 milioni di euro, di cui 5 per la ricerca industriale ed i restanti 7,5 miliardi nelle attività vere e proprie. Nel piano a favore dell’industria militare-aero spaziale, le scarne informazioni sui progetti prescelti, sono comunque sufficienti a delinearne la portata bellico-distruttiva. Inoltre, 36 miliardi sono stati richiesti per gli investimenti in nuove tecnologie, cyber security, Intelligenza Artificiale, ecc…
In Sicilia mai così tante tartarughe marine: censiti 65 nuovi nidi
Il WWF l’ha definita “l’isola delle tartarughe”, un’estate da record con ben 65 nidi censiti in Sicilia. La spiaggia che detiene il primato è Siracusa, nel comune Porto Palo di Capo Passero, dove tra le acque ioniche e tirreniche c’è l’isola delle Correnti che ha ospitato ben 9 nidi.
La tartaruga marina Caretta caretta depone le uova nella stagione più “pericolosa” ovvero l’estate, momento in cui le spiagge sono più affollate. Quando vengono avvistate delle tracce di un nido, grazie alla rete di volontari e segnalatori, la zona viene recintata fino al momento della schiusa (circa settanta giorni dopo). Questa meraviglia della natura avviene anche grazie all impegno del WWF nel Progetto Tartaruga ormai attivo da vent’anni con il supporto del programma governativo Life Euroturtles. Dopo la schiusa i volontari fanno a turno per controllare i neonati, che con l’aiuto del luccichio della luna vanno verso l’acqua. I problemi per i tartarughini non sono finiti, dovranno fare attenzione ad ami da pesca che si incastrano nella cavità boccale e le buste di plastica scambiate per meduse sono le maggiori cause di morte delle tartarughe.