Come ampiamente previsto dai sondaggi, saranno il presidente uscente Emmanuel Macron e la candidata di estrema destra Marine Le Pen a sfidarsi al ballottaggio del 24 aprile, dopo che si è concluso ieri il primo turno delle elezioni presidenziali. Macron ha per il momento raccolto un numero maggiore di preferenze (27,6% contro il 23,4). I due candidati si erano già sfidati nel 2017: allora Macron ne era uscito con una vittoria schiacciante, ma secondo le previsioni difficilmente questo risultato si ripeterà.
Domenica 10 aprile
9.30 – Alto Rappresentante Esteri della UE: «Ho una lista di armi di cui gli ucraini hanno bisogno, e noi glele manderemo».
10.00 – Sri Lanka: in decine di migliaia partecipano a proteste contro la dittatura militare.
11.00 – Regno Unito: ambientalisti in piazza, occupati tre terminal petroliferi.
11.30 – Pakistan, sfiduciato il premier che accusa gli USA di aver corrotto i parlamentari.
12.00 – Draghi vola ad Algeri per discutere un aumento delle forniture di gas.
12.50 – L’esercito israeliano uccide una donna palestinese disarmata a un posto di blocco.
14.00 – Riprendono gli sbarchi a Lampedusa: 800 negli ultimi 3 giorni.
20.30 – Elezioni presidenziali francesi: secondo gli exit poll sarà ballottaggio tra Macron (28,1%) e Le Pen (23,3%).
Iran, sanzionati 24 funzionari statunitensi per “terrorismo”
L’Iran ha aggiunto 24 funzionari statunitensi alla sua lista nera, con le accuse di terrorismo e di violazione dei diritti umani del popolo iraniano. Tra questi vi sono l’ex capo di stato maggiore dell’esercito USA George W. Casey , l’ex comandante del Comando Centrale Joseph Votel, l’ex avvocato di Trump Rudy Giuliani e diversi diplomatici americani. Si tratta di personalità che hanno contribuito a imporre le sanzioni punitive sull’Iran durante la presidenza di Trump e Obama. Le sanzioni giungono nell’ambito dei colloqui indiretti tra Iran e USA per il ripristino di un accordo nucleare del 2015, che si sono arrestati nelle ultime settimane.
Una base militare verrà costruita in un’area protetta con i fondi del Pnrr
Nel parco protetto di San Rossore, Migliarino e Massaciuccoli, in Toscana, sorgerà una nuova base militare, realizzata grazie ai fondi del Pnrr. Il decreto legge che ne autorizza la costruzione, datato 14 gennaio 2022, si compone di un solo articolo ed è firmato dal Presidente del consiglio Mario Draghi e dal Ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Trattandosi di un’opera “destinata alla difesa nazionale” gode delle “misure di semplificazione procedurale”, che in sostanza privano il presidente del parco di qualsiasi possibilità di replica o veto. Passato in sordina sino alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il 23 marzo scorso, il decreto ha suscitato non poche polemiche tra gli ambientalisti e dato origine a una interrogazione parlamentare.
Verrà realizzata grazie ai fondi del Pnrr la massiccia base militare che si ergerà nella zona di Coltano del parco protetto di San Rossore, Migliarino e Massaciuccoli, un’area verde di 23 mila ettari. Ovvero, grazie ai fondi stanziati dalla Commissione europea per l’Italia per avviare la ripresa economica dopo la pandemia e che, come ricorda la deputata Yana Ehm, non prevedono, ad oggi, sussidi per le aree protette. Il decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 marzo ma datato 14 gennaio (ben prima dello scoppio della guerra in Ucraina), porta le firme del premier Draghi e del ministro della Difesa Guerini. Una settimana dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Governo decideva di portare le spese militari al 2% del PIL.
La base ospiterà il Gruppo intervento speciale, il 1° Reggimento dei Carabinieri paracadutisti “Tuscania” e il Centro cinofili. Come spiega Angelo Mastrandrea ne L’Essenziale dell’8 aprile, il fatto che l’opera sia destinata a “procedura semplificata” implica che la realizzazione può avvenire anche in zone con vincoli ambientali, senza che sia necessario il consenso del parco per la concessione dell’autorizzazione paesaggistica. Il progetto, che prevede l’occupazione di 440 mila metri cubi, consta della costruzione di una pista per atterraggio elicotteri, 18 villette a schiera, 2 poligoni di tiro, caserme, infrastrutture di addestramento, magazzini, uffici, laboratori, mensa, infermeria, officine e un autolavaggio.
Prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale né Lorenzo Bani, presidente del parco, né la Regione Toscana erano a conoscenza del decreto, approvato in punta di piedi. Nel 2021, quando il progetto era stato proposto, la Regione aveva chiesto al parco un parere circa l’edificazione delle aree da presentare al Comipar, l’ente chiamato a decidere in materia di infrastrutture militari. All’interno di tale documento venivano presentate le diverse criticità del progetto, tra le quali l’eccessivo consumo di suolo in una “zona agricola di consumo ambientale” e l’elevata pericolosità alluvionale, con il concreto rischio di smottamenti, oltre agli “irreversibili” danni causati al territorio. Il giorno in cui avrebbe dovuto essere presentato, tuttavia, il piano era stato tolto dall’ordine del giorno e fino ad oggi nessuno ne aveva saputo più nulla.
La zona ha anche una fondamentale importanza legata alla presenza di un’elevata biodiversità, oltre a costituire un importante polo turistico grazie al proprio valore naturalistico e storico. Michele Imprenda, portavoce per le aree protette di Legambiente, ha dichiarato: «Questa cittadella militare sorgerà nel centro di un’area agricola, già tenuta medicea e poi regia, bonificata dalle aree palustri ai primi del Novecento, con fasce boscate originarie e piccoli poderi che ne fanno un paesaggio unico e un’oasi di ripopolamento faunistico. Qui nidificano rapaci sulla lista rossa dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn). I danni sarebbero gravissimi».
Il consigliere comunale di Pisa Auletta, di Diritti in comune, insieme a Una città in comune, Rifondazione comunista e Pisa possibile, ha annunciato una mobilitazione a partire dal 19 aprile per protestare contro la realizzazione dell’opera. Nel frattempo Yana Ehm, deputata di Manifesta (la nuova componente di sinistra alla Camera nata su iniziativa di alcuni ex M5S) presenterà un’interrogazione alla presidenza del Consiglio dei Ministri, per capire se altre strutture destinate ad uso militare siano state finanziate con i fondi del Pnrr.
«Deturpare l’area del parco e utilizzare parte dei fondi stanziati dal Pnrr per la costruzione di mega edifici a scopi militari rappresenta un penoso passo indietro per la regione Toscana e l’ennesima occasione persa per il governo dei migliori» denuncia Yana Ehm.
[di Valeria Casolaro]
Ucraina, bombardato l’aeroporto di Dnipro
Il governatore della regione di Dnipropetrovs’k Valentin Reznitchenko ha comunicato che un nuovo attacco russo ha completamente distrutto l’aeroporto di Dnipro. “Non ne è rimasto più nulla” ha scritto il governatore. L’aeroporto era già stato oggetto di un attacco il 15 marzo, che aveva distrutto la pista. “L’aeroporto stesso e le infrastrutture vicine sono stati distrutti. E i missili continuano a volare e volare” comunica Reznitchenko, che riferisce che la conta delle vittime è in corso.
Borrell: “Kiev chiede più armi, noi gliele faremo avere”
«Torno con una lista di armi di cui gli ucraini hanno bisogno. E noi la seguiremo». Così dichiara Josep Borrell, Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, che tuttavia aggiunge: «come Unione europea non abbiamo armi. Dobbiamo bussare alla porta degli Stati membri e dire cosa serve». Lo ha dichiarato in rientro da Kiev, dove si è recato insieme alla Presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen per incontrare il presidente ucraino Zelensky. «Servono o armi di fabbricazione sovietica o facili da usare» dichiara Borrell, che ha convocato il Comitato militare Ue per organizzare le forniture. «La grande battaglia dei prossimi giorni sarà nel Donbass» ha poi aggiunto.
Francia, al via primo turno delle presidenziali
Sono oggi chiamati alle urne oltre 48 milioni di cittadini francesi per votare nel primo turno delle elezioni presidenziali. Poco lo scarto tra i favoriti Emmanuel Macron (26%) e la candidata di estrema destra Marine Le Pen (25%). I nomi dei due candidati che andranno a sfidarsi al ballottaggio del 24 aprile (non necessario in caso uno di questi raggiunga la maggioranza assoluta con il 50%+1 dei voti) saranno resi noti stasera. Al terzo posto, secondo i sondaggi, vi sarebbe Jean-Luc Melenchon (18%), della sinistra radicale.
Sabato 9 aprile
9.00 – Ucraina: aperti 10 nuovi corridoi umanitari per i civili.
9.30 – Italia, ministero della Transizione Ecologica ammette di essere sotto attacco hacker da tre giorni.
10.00 – Palermo, corteo contro la legge regionale che permette l’alternanza scuola-lavoro nell’esercito.
11.00 – Gli ucraini denunciano il rinvenimento di 132 corpi con segni di torture a Makariv, vicino Kiev.
11.30 – Premier inglese Johnson incontra Zelensky a Kiev, è primo leader G7 da inizio guerra.
12.45 – Di Maio annuncia che l’ambasciata italiana a Kiev riaprirà dopo pasqua.
13.00 – La Scozia ha triplicato le sue foreste in un secolo, ora ricoprono il 18% del territorio.
14.00 – Domani presidenziali in Francia: ultimi sondaggi danno Macron e Le Pen separati di soli 2,5 punti.
15.00 – Cuba sta restaurando a mano la barriera corallina per rinforzarla, è il primo stato al mondo.
17.00 – A Roma centinaia di persone partecipano a manifestazione contro il governo Draghi.
19.00 – Secondo Credit Suisse, in Venezuela l’economia crescerà del 20% nonostante l’embargo americano.
Ucraina: Boris Johnson incontra Volodymyr Zelensky a Kiev
Il primo ministro del Regno Unito, Boris Johnson, nella giornata di oggi si è recato a Kiev, dove ha avuto un colloquio con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Oggi ho incontrato il mio amico Volodymyr Zelensky a dimostrazione del nostro incrollabile sostegno al popolo ucraino”, ha affermato Johnson tramite un tweet, aggiungendo altresì di star preparando un “nuovo pacchetto di aiuti finanziari e militari” a testimonianza dell’impegno a sostenere la “lotta dell’Ucraina contro la barbara campagna russa”.





