Il presidente Mencacci della Società italiana di neuropsicofarmacologia (SINPF) ha spiegato che la salute mentale sta pagando un prezzo altissimo alla pandemia. Il 32% della popolazione italiana infatti, manifesta sintomi depressivi, a cui si aggiungeranno 150.000 casi circa nei prossimi mesi.
Gli studi scientifici, indicano che i sintomi della depressione sono quintuplicati nel nostro Paese. Inoltre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva previsto che i disturbi mentali sarebbero diventati i più diffusi al mondo entro il 2030, ma tutti gli indicatori suggeriscono che con la pandemia questo sia già avvenuto. Il presidente Di Giannantonio della Società Italiana di Psichiatria (SIP) ha affermato che deve essere garantito sostegno economico ai centri, perché la salute mentale è un diritto che deve essere garantito a tutti.
Quintuplicati i casi di depressione per la pandemia in Italia
Usa, continuano le proteste contro la polizia: 2 agenti feriti e oltre 100 arresti
Nella notte di giovedì a Louisville, in Kentucky, una folla di persone è scesa in piazza a manifestare per Breonna Taylor, la 26enne afroamericana uccisa dalla polizia nella sua abitazione. Proteste contro la decisione del Gran Giurì del Kentucky che ha scelto di non presentare le accuse di omicidio contro nessuno dei poliziotti coinvolti nella sparatoria. 2 gli agenti rimasti feriti durante la manifestazione e oltre 100 le persone arrestate.
Nigeria: 15 morti a causa di un’imboscata jihadista
I guerriglieri jihadisti dello Stato Islamico hanno ucciso 15 membri della scorta del governatore di Borno. Tendendo un’imboscata mentre il convoglio stava attraversando un villaggio vicino al quartier generale della Multinational Joint Task Force formato da truppe dalla Nigeria, Niger, Ciad e Camerun. Gli assalitori hanno attaccato con armi automatiche e lanciagranate. Una fonte anonima ha rivelato che il governatore è sano e salvo.
Inondazioni nel Sahel: 700.000 persone colpite e almeno 112 morti
Più di 700.000 persone sono state colpite e almeno 112 sono decedute durante le inondazioni nella regione africana del Sahel, dove violenze incessanti avevano già costretto oltre 3,5 milioni di persone a fuggire. L’ UNHCR, agenzia delle Nazioni Unite specializzata nella gestione dei rifugiati, ha intensificato le operazioni per assistere la regione. In tutto il Sahel, le infrastrutture, sono state danneggiate a tal punto da condizionare le risposte dei diversi Paesi al Covid-19 e la capacità di assicurare trattamenti per altre malattie.
Come se non bastasse, le inondazioni hanno distrutto le coltivazioni, aggravando la carenza di scorte alimentari e le vulnerabilità degli agricoltori e delle loro famiglie.
Gli esperti ritengono che le fortissime piogge cominciate ad agosto siano le peggiori da un decennio a questa parte.
Greenpeace: gli allevamenti intensivi producono il 17% dei gas serra europei
Un’analisi di Greenpeace afferma che le emissioni annuali degli allevamenti sono aumentate del 6% tra il 2007 e il 2018 e produrrebbero il 17% delle emissioni totali dell’UE, più di tutti i veicoli in circolazione, che sarebbero responsabili per il 14%. Tale aumento equivale a 39 milioni di tonnellate di CO2, pari ad aggiungere 8,4 milioni di auto in più sulle strade europee. Senza una decisa riduzione del numero di animali allevati, l’Unione europea non sarà in grado di raggiungere gli obbiettivi definiti nell’accordo di Parigi sul clima.
Parigi, attentato vicino la sede di Charlie Hebdo: quattro accoltellati
L‘attentato è avvenuto questa mattina nei pressi della redazione di Charlie Hebdo. 4 i feriti a colpi di machete, due dei quali risultano in condizioni molto gravi. La zona intorno alla sede del giornale è stata confinata. Fermati finora due sospetti.
Nello Xinjiang sono state demolite migliaia di moschee

Dal progetto dati dell’Australian Strategic Policy Institute (ASPI), che utilizza immagini satellitari e rapporti sul campo per mappare la costruzione di campi di lavoro e la distruzione delle moschee, si evince che queste ultime fossero più di 24000 nella zona dello Xinjiang. Il governo cinese si era impegnato a proteggerle, ma
un rapporto del Thinktank (instituito indipendente che analizza le politiche pubbliche), afferma che due terzi delle moschee della zona sono state danneggiate o distrutte e sostituite poi da lotti vuoti, strade e parcheggi. Ad oggi dovrebbero esserne rimaste circa 3000. Inoltre, Ordam Mazar, santuario e meta di pellegrinaggi risalente al X secolo, è stato raso completamente al suolo.
I grandi marchi della moda continuano a pagare salari da fame ai lavoratori
La Clean Clothes Campaign ha condotto una ricerca su 108 grandi marchi della moda, attraverso interviste, questionari e con l’analisi delle buste paga dei lavoratori; il risultato emerso è che ancora oggi nessuno di questi colossi della moda (tra cui nomi importati quali Benetton, Adidas, Calzedonia) fornisce stipendi dignitosi ai propri dipendenti.
L’Italia sarà il primo paese europeo a vietare stoviglie e cannucce di plastica
Dal primo gennaio 2021 per via della direttiva europea, sarà vietata la vendita di vari oggetti non compostabili o biodegradabili. Inoltre, l’associazione ambientalista Marevivo, vuole inserire un emendamento SUP (single use plastics) nella stessa direttiva, per ampliare il divieto a bicchieri, palloncini e altri articoli in plastica monouso. La proposta è stata approvata, inserita nel disegno di legge e passerà anche dalle camere per il voto.
La Plastic Tax deve ancora diventare effettiva, nel frattempo, l’Europa vuole che gli Stati membri raccolgano entro il 2029 il 90% delle bottiglie di plastica, con l’obbiettivo di produrle entro il 2030 con il 30% di materiale riciclabile.
Londra teme la Brexit senza accordo con pesanti ripercussioni sull’economia
Secondo i ricercatori della London School of Economics il prezzo da pagare per un eventuale “no deal” sarebbe una contrazione dell’8% del Pil. I controlli alla frontiera potrebbero comportare grandi ritardi nella consegna delle merci. Mentre il governo di Boris Johnson prova con difficoltà a ridurre i contagi in crescita nel Paese e ad attutire le conseguenze economiche della pandemia, c’è una crisi alle porte che potrebbe dare un colpo al Paese molto più duro. Un’uscita dall’Unione europea senza accordo potrebbe provocare pesanti conseguenze sul Paese, ben più gravi del coronavirus, a cui si aggiungerebbe un importante rallentamento del commercio di merci a causa dei controlli alle frontiere.