Il Regno Unito ha aderito al Multi-Party Interim Appeal Arbitration Arrangement (MPIA), meccanismo di arbitrato alternativo dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. L’annuncio è arrivato in una nota governativa rilasciata ieri, mercoledì 15 giugno, in cui l’esecutivo spiega che con tale decisione intende proteggere e rafforzare le imprese britanniche in quello che risulta un contesto economico turbolento. Il MPIA è un meccanismo giuridico di appello istituito da sedici Paesi nel marzo del 2020 per risolvere le dispute di appello mentre la sezione dedicata del tribunale dell’OMC risulta inattiva; nel 2019, infatti, l’allora presidente degli Stati Uniti aveva bloccato nuove nomine alla corte d’appello, paralizzando la Corte.
Pescara: il TAR annulla i risultati delle elezioni
Il Tribunale amministrativo regionale (TAR) dell’Abruzzo ha annullato il risultato delle elezioni amministrative di Pescara, ordinando di ripetere parzialmente le votazioni. La decisione del TAR arriva in risposta a un ricorso presentato da due cittadini vicini a Carlo Costantini, il candidato sindaco sostenuto dal campo largo, che avevano denunciato irregolarità nel voto di 27 sezioni. Il tribunale ha ordinato di ripetere le votazioni in quelle medesime 27 sezioni. Non è chiaro come e quando si ripeteranno i voti. Nel frattempo, ha deciso il TAR, gli organi elettivi continueranno a esercitare le loro funzioni per le questioni di amministrazione ordinaria e per gli atti urgenti.
Corea del Sud: respinto il mandato d’arresto per l’ex presidente Yoon
Un tribunale sudcoreano ha respinto l’emissione di un mandato di arresto per l’ex presidente Yoon Suk Yeol, richiesto sulla base di una accusa di ostruzione. La notizia è stata condivisa dagli avvocati dell’ex presidente, secondo cui il mandato era stato richiesto sulla base di motivazioni «superficiali e secondarie». Il mandato era stato richiesto ieri dalla squadra investigativa del procuratore speciale, perché Yoon si era rifiutato di rispondere a una convocazione per un interrogatorio. Il presidente Yoon è accusato di insurrezione, tradimento e abuso di potere, dopo che lo scorso dicembre ha provato a instaurare la legge marziale nel Paese.
Armenia, sventato colpo di Stato: coinvolto un alto ecclesiastico
Il primo ministro armeno, Nikol Pashinyan, ha dichiarato che le forze di sicurezza del Paese avrebbero sventato un tentativo di colpo di Stato. Al centro del tentativo di rovesciamento, sostiene il primo ministro, ci sarebbe un ecclesiastico di alto rango. Il tentativo di colpo di Stato si collocherebbe in mezzo a una crescente tensione tra il premier Pashinyan e la dirigenza della Chiesa Apostolica. Pashinyan è in conflitto con alti esponenti del clero dal 2020, quando il Catholicos (il capo della chiesa ecclesiastica armena) Karekin II iniziò a chiederne le dimissioni in seguito alla sconfitta militare del Paese contro l’Azerbaigian nel conflitto nella regione contesa del Nagorno-Karabakh.
Dopo anni di attesa, i robotaxi di Tesla raggiungono le strade del Texas
Elon Musk, patron di Tesla, ha espresso interesse nei confronti dei taxi a guida autonoma almeno a partire dal 2016. Nel 2019 aveva dichiarato che l’azienda avrebbe dispiegato un milione di robotaxi sulle strade statunitensi entro la fine del 2020. Con cinque anni di ritardo rispetto a quella scadenza, il sogno di Tesla inizia timidamente ad avverarsi: a partire dal weekend del 21-22 giugno, l’azienda ha avviato in via sperimentale il suo programma di Robotaxi nella città di Austin, Texas. Il progetto inizia dunque a prendere forma, anche se in maniera molto diversa rispetto da quel “Cybercab” che era stato presentato nell’ottobre del 2024.
In occasione dell’evento “We, Robot”, Musk aveva infatti mostrato un’idea di taxi a guida autonoma caratterizzata da linee futuristiche, nonché del tutto priva di volante e pedali. Secondo le dichiarazioni rilasciate all’epoca, la produzione di questi Cybercab dovrebbe iniziare nel 2026. Nel frattempo, Tesla ha messo a disposizione un prodotto ben diverso: stando a quanto dichiarato dallo stesso Musk, la flotta attuale è composta da una decina di SUV Tesla Model Y 2025, i quali sono equipaggiati con una nuova versione del sistema di guida autonoma Full Self-Driving. L’obiettivo dichiarato è audace, ovvero raggiungere “diverse centinaia di migliaia” di auto a guida autonoma su strada “entro la fine del prossimo anno”.
Per avviare il progetto, Tesla ha reso disponibile l’app dedicata a un pubblico selezionato composto perlopiù da fan, offrendo corse al prezzo simbolico di 4,20 dollari, cifra ricorrente nei riferimenti di Musk, il quale ammicca in maniera tutt’altro che velata alla cultura del consumo di cannabis. Il servizio è operativo dalle 6:00 a mezzanotte e prevede la presenza di un addetto Tesla che monitora la sicurezza sedendo sul sedile anteriore del passeggero. Secondo diverse testimonianze, questi tecnici sono stati istruiti a non interagire con i passeggeri se non nel momento dell’identificazione iniziale.
Il Texas si conferma un banco di prova privilegiato per Musk. Il miliardario ha avviato numerose attività nello Stato, instaurando legami economici forti con il territorio, e può contare su una legislazione locale più permissiva rispetto a quella di altri Stati. Questa flessibilità normativa è cruciale per Tesla, la quale deve ancora colmare il divario con i taxi a guida autonoma di Waymo, il collaudatissimo servizio sviluppato da Google. A differenza di quest’ultimo, le Tesla non utilizzano sensori LIDAR, bensì si affidano esclusivamente a numerose videocamere, le quali hanno il gravoso compito di mappare l’ambiente circostante. Una soluzione relativamente economica, ma che ha mostrato limiti tecnici significativi ed è finita al centro di indagini che ambiscono a chiarire le cause di diversi incidenti. Alcuni dei quali mortali.
Il lancio dei Robotaxi ha soddisfatto gli investitori, soggetti che in passato avevano criticato Musk per l’attenzione rivolta alla politica a scapito della gestione aziendale. Dopo essersi liberato dell’impegno con DOGE – il cosiddetto Dipartimento di efficientamento governativo –, Musk può ora tornare a concentrarsi sulle sue attività manageriali, portando sul mercato innovazioni in grado di generare quell’ottimismo finanziario su cui si basa la prosperità del marchio. Di fatto, il titolo Tesla ha registrato un rialzo immediato del 10%. Tesla dovrebbe inoltre avviare entro la “prima metà del 2025”, ovvero giugno, la produzione di un modello automobilistico “economico”. Tuttavia, non essendo stato ancora mostrato alcun prototipo, è lecito ipotizzare che anche questa scadenza subirà un rinvio.
Iran: il Parlamento vota la sospensione la collaborazione con l’AIEA
Dopo la prima giornata di cessate il fuoco tra Iran e Israele, nel mezzo di una tregua che fino a ora sembra tenere, il Parlamento iraniano ha votato una risoluzione per interrompere la collaborazione con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. La Repubblica Islamica intende inoltre vietare all’AIEA l’accesso ai propri siti nucleari fino a quando non saranno messi in sicurezza. Ieri, il direttore dell’agenzia nucleare iraniana aveva affermato che il Paese vuole far ripartire il proprio programma nucleare.








