In un post uscito il 2 ottobre sul proprio account Facebook, seguito da oltre 40mila persone, Giuseppe Salamone, blogger e vice sindaco di Turano Lodigiano, ha pubblicato una foto del presidente israeliano Benjamin Netanyahu nel suo recente intervento all’ONU, accompagnandola a un contenuto scritto in cui ha espresso il suo punto di vista sull’attacco missilistico iraniano contro Israele. «È bene segnalare un paio di cose in merito, che non vuol dire giustificare bombardamenti, anzi, a differenza dei fanatici israeliani e vari pennivendoli, condanno sempre qualsiasi attacco perché la guerra genera guerra: l’Iran non ha attaccato, l’Iran si è difeso dopo che lo stato terrorista di israele ha violato più volte la loro sovranità e ucciso leader alleati di Theeran – scriveva Salamone –. Lo stato terrorista di Israele non è la vittima, è il carnefice che paga le conseguenze delle sue azioni. Aggiungo: nessun attacco contro Israele potrà mai essere paragonato alla carneficina di Netanyahu e company». Da ieri sera, 7 ottobre, la foto pubblicata da Salamone risulta però oscurata. Al suo posto c’è una segnalazione di Meta, in cui si legge che il post in questione – ancora visibile – conterrebbe «informazioni false», dal momento che «Fact-checker indipendenti sostengono che queste informazioni non hanno alcun fondamento».
Poco più in basso, Facebook invita allora l’utente a visionare l’articolo che contiene le “informazioni reali verificate”: se si clicca sulla scritta, si apre allora un articolo pubblicato dal giornale Open (una delle testate che si occupa di verificare la veridicità dei contenuti per conto di Meta), in cui si legge: «Circola un video di Benjamin Netanyahu mentre “scappa correndo verso un bunker” a seguito dei bombardamenti da parte dell’Iran di inizio ottobre 2024. La scena, condivisa in alcuni casi senza audio o con il suono dell’allarme antiaereo, lo mostra di spalle mentre percorre i corridoi di un edificio. In realtà, la clip racconta un’altra storia». L’articolo di Open spiega che il video, rilanciato da alcuni utenti su Facebook, che in realtà sarebbe «un vecchio filmato del 2021» in cui il presidente israeliano «afferma di correre all’interno del palazzo della Knesset». Un contenuto che, però, Salamone non ha mai pubblicato. Né nel post accusato da Meta di contenere “informazioni false”, incentrato su una vicenda totalmente diversa, né in altri post precedenti o successivi. Come risulta da uno screen che Salamone ha inviato alla nostra redazione, sul suo account Meta ha applicato restrizioni.
[di Stefano Baudino]
Rettifica del 9 ottobre, ore 19:00: Nella versione originaria di questo articolo si riportavano le considerazioni formulate da Giuseppe Salamone, secondo cui la segnalazione del suo post sarebbe stata effettuata da Open. Tuttavia la testimonianza non trova riscontro ed è stata smentita dalla testata, che addebita agli algoritmi di Meta l’indebita censura del contenuto di Salamone.