Il parlamento peruviano ha destituito la presidente Dina Boluarte. La rimozione della presidente è avvenuta tramite un voto di impeachment che ha ricevuto un sostegno trasversale. Contro Boluarte erano state presentate 4 diverse mozioni di censura, ognuna delle quali accusava la presidente di non essere in grado di gestire la crescita delle violenze da parte della criminalità organizzata peruviana. Non è la prima volta che il parlamento peruviano prova a destituire la presidente; in generale, Boluarte risulta sotto inchiesta da mesi, accusata di corruzione e di reprimere il dissenso nel Paese. Non essendoci un vicepresidente, al suo posto è subentrato il presidente del Congresso Jose Jeri.
Il governo israeliano ha ratificato il cessate il fuoco a Gaza
Il governo israeliano ha ratificato l’accordo siglato con Hamas per dare avvio alla prima fase del piano di pace di Trump per Gaza. Con l’approvazione formale da parte di Israele, l’accordo dovrebbe entrare in vigore entro 24 ore. La prima fase del piano istituisce un cessate il fuoco permanente e prevede l’apertura dei corridoi umanitari a Gaza; lunedì tutti gli ostaggi israeliani verrebbero riconsegnati alle famiglie, mentre Israele rilascerebbe dalle carceri 1.950 palestinesi, di cui 250 ergastolani. Le truppe israeliane, intanto, hanno iniziato a ritirarsi dalle proprie posizioni, ma durante questa prima fase manterrebbero il controllo di oltre la metà della Striscia. Non è ancora chiaro se e quanto questo accordo reggerà: i punti più delicati del piano Trump devono infatti venire ancora discussi, ma i leader di Hamas hanno dichiarato che gli Stati Uniti e i negoziatori avrebbero fornito garanzie che Israele non riprenderà i bombardamenti.
L’approvazione della prima fase del piano Trump per Gaza è arrivata nella tarda serata di ieri, e dà alle parti 24 ore di tempo per abbassare le armi; questo implica che il cessate il fuoco dovrebbe entrare ufficialmente in vigore entro le 22 circa di oggi. Dall’annuncio dell’approvazione da parte del governo israeliano, Israele ha continuato i bombardamenti nella Striscia, ma si è registrato un calo nell’intensità degli attacchi; intanto, testimonianze e fonti locali riportano che l’esercito israeliano starebbe iniziando a ritirarsi dietro la cosiddetta “linea gialla”, il primo perimetro di controllo entro cui è previsto che le truppe dello Stato ebraico retrocedano per dare spazio ai civili palestinesi. Secondo i media israeliani, in questa prima fase l’esercito manterrebbe il controllo del 53% della Striscia, mentre alcuni media arabi sostengono che i soldati occuperebbero il 58% del territorio.
Quando la prima fase prenderà formalmente piede, Israele dovrebbe riaprire i corridoi umanitari. Non è ancora chiaro quanti aiuti dovrebbero entrare nella Striscia, ma in una intervista all’emittente Al Araby TV, il diplomatico palestinese Osama Hamdan ha parlato di 400 camion di aiuti al giorno nei primi due giorni e di un minimo di 600 camion al giorno a partire dal terzo. Sempre nella prima fase, avverrebbe lo scambio degli ostaggi: lunedì, i gruppi palestinesi consegnerebbero tanto le persone ancora in vita quanto i corpi dei defunti, mentre lo Stato ebraico consegnerebbe 1.950 persone, di cui 250 ergastolani. Non sono ancora noti i nomi dei palestinesi che dovrebbero rientrare in questa prima fase: sui media israeliani iniziano a circolare delle liste, e pare certo che Israele abbia negato il rientro di alcune tra le più eminenti figure politiche palestinesi, tra cui il leader Marwan Barghouti e i corpi dei defunti fratelli Sinwar. Secondo fonti non ufficiali, se i gruppi palestinesi non dovessero trovare i corpi degli ostaggi israeliani defunti, entrerebbero in scena attori internazionali.
Non è noto cosa succederebbe una volta effettuato lo scambio degli ostaggi. La ratifica da parte del governo israeliano è avvenuta in presenza del braccio destro diplomatico di Trump Steve Witkoff e del suo genero ed inviato speciale durante la sua vecchia amministrazione Jared Kushner; entrambi hanno giocato un ruolo importante durante la fase di negoziati e sembra siano coinvolti nei dialoghi per le successive fasi del piano. Netanyahu ha chiesto a Trump di parlare alla Knesset, il parlamento monocamerale israeliano, e sembrerebbe che il presidente degli USA stia valutando di accettare l’invito. Mentre Israele continua le discussioni con il proprio principale alleato, da parte palestinese, tanto Hamdan, quanto il leader politico di Hamas Khalil al-Hayya hanno affermato che l’accordo così come siglato includerebbe un «cessate il fuoco permanente»; le loro affermazioni fanno eco al comunicato rilasciato ieri notte, dopo la prima firma tra i mediatori avvenuta a Sharm el-Sheikh. Sembra insomma che, secondo i piani, i dialoghi continuerebbero sullo sfondo di una tregua.
A tal proposito, i vertici politici del gruppo hanno affermato di avere ricevuto garanzie da parte dell’amministrazione statunitense e delle squadre di mediatori che Israele non riprenderà gli attacchi. Secondo indiscrezioni apparse sull’agenzia di stampa Reuters gli Stati Uniti dovrebbero inviare 200 soldati come forze di pace per assicurarsi che le parti rispettino il cessate il fuoco; altre fonti avrebbero confermato tale indiscrezione all’emittente Al Jazeera, aggiungendo che le truppe statunitensi stazionerebbero all’esterno della Striscia. Con la presenza statunitense sul posto, continuerebbero i dialoghi per le successive fasi del piano Trump: la seconda fase prevede l’istituzione di un «corpo di pace» internazionale con a guida lo stesso Trump e la partecipazione dell’ex premier britannico Tony Blair. Hamdan ha affermato che tale condizione non può venire imposta dall’alto né essere accettata dalla sola Hamas, rivendicando il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese. In Palestina, ha spiegato Hamdan, ci sono diversi attori: «Hamas non ha il diritto di esprimersi per tutti su queste questioni».
La terza fase, invece, prevedrebbe la consegna di Gaza a una amministrazione politica palestinese: se il piano della Casa Bianca fa esplicito riferimento a un’ANP riformata, Trump e Netanyahu sono stati ben più vaghi, affermando che nessun gruppo palestinese attualmente attivo, ANP compreso, governerebbe Gaza. In ogni caso, al termine del processo, il piano vedrebbe una Gaza completamente smilitarizzata, mentre la gestione della sicurezza verrebbe affidata nelle mani dell’esercito israeliano, che nel frattempo istituirebbe una zona di controllo interna alla Striscia. Solo allora si potrebbe parlare a tutti gli effetti di pace. Tutti i punti della seconda e della terza fase devono ancora essere discussi: Hamas ha già affermato di essere pronta a cedere il controllo di Gaza a un gruppo di palestinesi eletti dalla popolazione, ma sembra riservare maggiori dubbi sul tema del disarmo della Striscia e chiede il ritiro completo di Israele dal territorio palestinese.
USA: bloccato lo schieramento della Guardia Nazionale in Illinois
Un giudice federale di Chicago ha temporaneamente bloccato l’invio dei soldati della Guardia Nazionale texana in Illinois. Il presidente Trump aveva disposto l’invio di 200 soldati nella stessa città di Chicago. Il fermo avrà effetto fino al 23 ottobre. Parallelamente, un altro giudice ha temporaneamente limitato la possibilità per gli agenti federali di usare la forza nelle manifestazioni. Nelle ultime settimane, Trump sta disponendo l’invio di soldati della Guardia Nazionale in sempre più città democratiche: lo ha fatto a Washington e a Los Angeles, e conta di farlo a Portland e a Memphis. Con lo schieramento degli agenti, Trump federalizza le forze di polizia locali, affidandone l’amministrazione alla stessa Guardia Nazionale.
Regno Unito-India: accordo da 468 milioni di dollari in missili
Il Regno Unito ha annunciato di aver firmato un contratto da 468 milioni di dollari per la fornitura di missili leggeri all’esercito indiano. L’annuncio è arrivato in occasione di una visita del Primo Ministro britannico Keir Starmer all’omologo indiano Narendra Modi, a Mumbai, dove i due hanno elogiato il potenziale dei legami derivanti dall’accordo commerciale firmato mesi fa. A tale contratto si aggiunge anche la firma di un ulteriore accordo dal valore di 250 milioni di dollari per la fornitura di motori elettrici per navi militari.
USA: sanzionato il maggior fornitore di petrolio alla Serbia
Gli Stati Uniti d’America hanno sanzionato Nis, il maggior fornitore di petrolio alla Serbia. L’azienda, al 45% della russa Gazprom e al 30% dello Stato serbo, risponderebbe a circa l’80% della domanda di gasolio e benzina della Serbia e al 90% della domanda di carburante per aerei e olio combustibile pesante. In Serbia, Nis dà lavoro a 5.000 persone, gestisce una raffineria, e possiede 330 stazioni di servizio. La mossa degli USA è volta a costringere Belgrado a trovare un altro fornitore di idrocarburi o a nazionalizzare l’azienda, come forma di pressione contro la Russia.
Cessate il fuoco a Gaza: quali sono i prossimi passi
Oggi, 9 ottobre, è stato raggiunto un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza che prevede l’accettazione tra le parti della prima fase del piano di Trump e Netanyahu per Gaza. Tra entusiasmo generale e dubbi sull’efficacia del programma, comprendere quali siano i prossimi passi risulta alquanto complicato. Oggi pomeriggio sono previsti degli incontri del gabinetto di sicurezza e del governo israeliani, in seguito a cui l’accordo dovrebbe essere ratificato in via ufficiale. Alla ratifica dovrebbe seguire l’istituzione della effettiva tregua: le truppe israeliane smetterebbero di bombardare e inizierebbero a ritirarsi gradualmente dalla Striscia, mantenendo però una presenza in oltre il 50% del territorio; intanto, gli aiuti tornerebbero a entrare, e i gruppi palestinesi preparerebbero il terreno per lo scambio degli ostaggi. A partire dalla prossima settimana inizierebbero dunque le discussioni per il futuro della Striscia, che dovrebbero avvenire sullo sfondo di un cessate il fuoco permanente.
L’accordo tra Israele e Hamas è stato raggiunto nella notte di oggi, ma deve ancora essere ratificato dalla parte israeliana. Esso porterebbe all’accettazione della prima fase del piano Trump-Netanyahu per Gaza, che prevede l’istituzione di una tregua, l’entrata degli aiuti, un primo ritiro delle truppe dalla Striscia e lo scambio di ostaggi. Alle 17 italiane è previsto un incontro del gabinetto di sicurezza israeliano che, alle 18, verrà seguito da una riunione del governo; nella sera dovrebbe venire annunciata la ratifica ufficiale dell’accordo e, con essa, un iniziale cessate il fuoco. Con la tregua dovrebbe arrivare una fase di preparazione che andrà avanti fino a domenica: nei primi due giorni dovrebbero entrare 400 camion di aiuti umanitari al giorno, mentre a partire dal terzo l’entrata degli aiuti dovrebbe proseguire a pieno regime, con l’entrata di almeno 600 camion al giorno. I valichi di frontiera verrebbero riaperti, e le truppe israeliane si ritirerebbero entro la “linea gialla” del piano Trump-Netanyahu, mantenendo tuttavia il controllo del 53% della Striscia. Tra domenica e lunedì è previsto lo scambio degli ostaggi, che prevede il rientro delle persone vive e dei corpi dei defunti israeliani in cambio di 1.950 palestinesi, tra cui 250 ergastolani.

Hamas sta lavorando a una lista di palestinesi incarcerati da chiedere in cambio degli ostaggi israeliani, e un secondo elenco di corpi dei defunti che vorrebbe rientrassero. Da quanto riportano le fonti israeliane, lo Stato ebraico avrebbe già posto il veto su alcune delle richieste del gruppo palestinese: Israele ha negato la consegna di Marwan Barghouti, politico di spicco incarcerato in Israele dal 2002, e dei corpi dei fratelli Sinwar. Nonostante inizino già a emergere le prime frizioni, la fase critica giungerebbe settimana prossima: una volta effettuati gli scambi di ostaggi si dovrebbe infatti procedere con la discussione per l’istituzione di una pace. In una intervista all’emittente Al Araby TV, il diplomatico palestinese Osama Hamdan ha affermato che Hamas parteciperà alle discussioni e che tutti i gruppi palestinesi dovranno essere coinvolti. La seconda fase del piano Trump-Netanyahu prevede infatti l’istituzione di un «corpo di pace» internazionale con a guida lo stesso Trump e la partecipazione dell’ex premier britannico Tony Blair. Hamdan ha affermato che tale condizione non può venire imposta dall’alto né accettata dalla sola Hamas, rivendicando il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese. In Palestina, ha spiegato Hamdan, ci sono diversi attori: «Hamas non ha il diritto di esprimersi per tutti su queste questioni».
Solo dopo il raggiungimento di un accordo sulla gestione della Striscia si potrebbe effettivamente parlare di pace. La terza e ultima fase del piano Trump-Netanyahu prevede la consegna di Gaza a una amministrazione politica palestinese: se il piano della Casa Bianca fa esplicito riferimento a un’ANP riformata, Trump e Netanyahu sono stati ben più vaghi, affermando che nessun gruppo palestinese attualmente attivo, ANP compreso, governerebbe Gaza. In ogni caso, al termine del processo, il piano vedrebbe una Gaza completamente smilitarizzata, mentre la gestione della sicurezza verrebbe affidata nelle mani dell’esercito israeliano, che nel frattempo istituirebbe una zona di controllo interna alla Striscia. Tutti questi punti, tuttavia, dovrebbero essere discussi nella seconda fase: Hamas ha già affermato di essere pronta a cedere il controllo di Gaza a un gruppo di palestinesi eletti dalla popolazione, ma sembra riservare maggiori dubbi sul tema del disarmo della Striscia e chiede il ritiro completo di Israele dal territorio palestinese.
Non solo il Nobel: ecco quali sono i premi scientifici più importanti
Da oltre un secolo, il mondo della scienza si concentra sui premi Nobel per riconoscere le tappe più alte della ricerca in fisica, chimica e medicina. Tuttavia, il progresso negli altri campi – dalla matematica all’informatica, dall’ambiente all’ingegneria – ha portato alla nascita di premi altrettanto prestigiosi ma spesso meno noti e meno trattati dalla divulgazione mainstream, nonostante vengano assegnati per innovazioni tutt’altro che irrilevanti e spesso decisive per lo sviluppo del genere umano. Dai lavori astratti e formali (come i risultati matematici), ad altri che si basano su applicazioni concrete (come farmaci e nuove tecnologie) e che evidenziano l’impatto sociale e ambientale, esiste un mondo di scienza e cultura spesso trascurato, nonostante si tratti di veri e propri “Nobel alternativi”.
Il premio Abel e la Medaglia Fields per la Matematica

Si tratta di un’onorificenza istituita nel 2002 che assegna 7,5 milioni di corone norvegesi, pari a circa 700.000 euro, ogni anno ad un matematico che dimostra di aver prodotto “risultati scientifici pioneristici” nel campo. Viene assegnato dall’Accademia norvegese delle scienze e delle lettere ed è intitolato al matematico norvegese Niels Henrik Abel, noto per aver sviluppato la teoria delle funzioni ellittiche e per le sue dimostrazioni sull’impossibilità di risolvere “in radicali” le equazioni di quinto grado generali (i cosiddetti “quintici”). L’ultima edizione (2025) ha visto vincitore il matematico giapponese Masaki Kashiwara, per i suoi contributi nell’“analisi algebrica” — in particolare per aver sviluppato la teoria dei D-moduli e per la scoperta delle crystal bases nel contesto della teoria della rappresentazione. In pratica, Kashiwara ha costruito strumenti matematici molto potenti per studiare sistemi di equazioni differenziali lineari e le simmetrie profonde che stanno dietro di esse, ampliando la portata dei metodi algebrici nella risoluzione di problemi analitici. Finora una sola donna ha vinto il Premio Abel, la matematica Karen Uhlenbeck nel 2019 per «contributi pionieristici nelle equazioni differenziali parziali geometriche, nella teoria dei gauge e nei sistemi integrabili, e per l’impatto fondamentale del suo lavoro su analisi, geometria e fisica matematica».
La Medaglia Fields, invece, è un premio internazionale di matematica di altissimo prestigio, assegnato ogni quattro anni. A differenza del Premio Abel, ha delle limitazioni di età in quanto può essere conferita solo a matematici di età inferiore ai 40 anni al momento dell’annuncio, e si tratta quindi di un riconoscimento che combina importanza scientifica con una forte valenza “promessa di futuro”, identificando giovani studiosi che stanno già mostrando risultati eccezionali. Il fatto che sia meno frequente e soggetta a questi limiti d’età, spiegano gli esperti, renderebbe la Medaglia complementare ad altri premi come l’Abel: uno serve per risultati di carriera, l’altro per promettenti fasi iniziali.
I Lasker Awards
Ogni anno, la fondazione Lasker – fondata da Albert Lasker e Mary Woodard Lasker nel 1942 per sostenere la ricerca medica tramite educazione pubblica, finanziamenti e advocacy – onora le scoperte fondamentali e i progressi medici ritenuti fondamentali per il miglioramento della salute umana. Assegnati per la prima volta nel 1945, i premi conferiscono 250.000 dollari ai destinatari nelle categorie della ricerca di base, della ricerca clinica e dei risultati speciali. Un premio nella categoria del servizio pubblico viene assegnato ogni due anni. I premi, intitolati a Mary e Albert Lasker, sono tra i più prestigiosi in medicina e molti vincitori del Lasker hanno ricevuto il Premio Nobel. Secondo le linee guida della Lasker Foundation, un candidato può essere premiato per una scoperta di base che apre a un nuovo filone di ricerca biomedica, un avanzamento clinico che ha migliorato la vita di molte migliaia di persone, o un trasferimento verso il pubblico / servizio che sostiene la salute collettiva. Le prime due caratteristiche hanno trovato conferma nell’edizione del 2025, vinta grazie a innovazioni riguardanti trattamenti per la fibrosi cistica e la complessità molecolare interna delle cellule.
I Premi Kavli
Si tratta di premi che onorano gli scienziati per scoperte nel campo dell’astrofisica, delle nanoscienze e neuroscienze e che prendono il nome da Fred Kavli, un filantropo norvegese che ha sviluppato una passione per la scienza per tutta la vita dopo aver studiato fisica al Norwegian Institute of Technology. Vengono assegnati ogni due anni da tre partner – la Fondazione Kavli, il Ministero norvegese dell’Istruzione e della Ricerca e l’Accademia norvegese delle scienze e delle lettere – e il montepremi per ciascuno è un milione di dollari. Nell’edizione 2024:
- in astrofisica i premi sono andati a Sara Seager e David Charbonneau per le tecniche di rilevamento e caratterizzazione di atmosfere di esopianeti;
- in nanoscienza sono stati premiati Robert S. Langer, Armand P. Alivisatos e Chad A. Mirkin per il contributo alle tecnologie nanomediche;
- in neuroscienze il riconoscimento è andato a Nancy Kanwisher, Doris Ying Tsao e Winrich Freiwald per la scoperta di sistemi specializzati del cervello per il riconoscimento dei volti;
Il Premio Turing
È considerato il massimo riconoscimento nel campo dell’informatica. Spesso definito “Nobel dell’informatica”, viene assegnato ogni anno dal 1966 e riconosce i contributi eccezionali forniti nel campo del calcolo e dell’algoritmica. Negli ultimi anni è stato sostenuto anche finanziariamente da grandi sponsor, tra cui Google. Nel 2024 il premio è stato conferito a Andrew G. Barto e Richard S. Sutton «per lo sviluppo dei fondamenti concettuali e algoritmici dell’apprendimento per rinforzo (reinforcement learning)». L’apprendimento per rinforzo è un tipo di apprendimento automatico in cui un agente prende decisioni basandosi sul feedback (positivi o negativi) ricevuti dall’ambiente, cercando di massimizzare la ricompensa nel tempo. Questo paradigma è stato centrale per la moderna intelligenza artificiale, compresi modelli usati nei giochi e nei linguaggi generativi.
Il Premio Tyler

Conosciuto spesso come “il Nobel per l’ambiente”, è stato fondato nel 1973 da John Tyler e Alice Tyler – filantropi californiano appassionati della natura e impegnati nella conservazione ambientale – e mira a riconoscere come protagonisti scienziati, ecologi, responsabili pubblici o istituzioni il cui lavoro ha avuto un impatto decisivo nella conservazione ambientale, nella biodiversità, nella sostenibilità e nelle interazioni fra esseri umani e natura. Il premio è internazionale e aperto ai candidati di ogni parte del mondo e conferisce complessivamente 250.000 dollari. Nel 2025, il riconoscimento è stato assegnato a Sandra Díaz (ecologa argentina) ed Eduardo Brondízio (antropologo brasiliano-americano), per il loro lavoro che collega strettamente la biodiversità e gli ecosistemi con il benessere umano. Si tratta della prima volta che scienziati sudamericani ricevono il premio, un segno dell’importanza crescente delle conoscenze ecologiche globali e delle questioni ambientali.
Il Premio Vetlesen
Creato nel 1959 con l’obiettivo di valorizzare la ricerca nelle scienze della Terra – che non era adeguatamente coperta dai Premi Nobel – viene assegnato ogni tre anni circa e comprende 250.000 dollari di premio monetario. Nel 2023, è stato conferito a David Kohlstedt dell’Università del Minnesota, per il suo lavoro di laboratorio che ha simulato le condizioni del mantello terrestre (pressione, temperatura, composizione chimica) e ha aiutato a capire la meccanica interna del nostro pianeta. Alcune delle scoperte premiate in passato includono la conferma della teoria che suggerisce che i dinosauri siano stati spazzati via da un impatto meteoritico, lo sviluppo della teoria della tettonica a placche, e lo studio dell’attività vulcanica.
Il Premio Draper
Conosciuto come Draper Prize, è stato creato nel 1989 ed è dedicato all’ingegneria. Ogni due anni il National Academy of Engineering statunitense premia ingegneri o gruppi le cui invenzioni hanno avuto un impatto notevole nel miglioramento della qualità della vita. È intitolato a Charles Stark Draper – ingegnere noto per le sue scoperte in ambito di navigazione – e offre un importo di 500.000 dollari in contanti al vincitore. Nel 2024, tale premio è stato riscosso dal fisico Stuart Parkin per lo sviluppo di dispositivi spintronici (cioè basati sullo spin degli elettroni, oltre che sulla carica), che consentono di immagazzinare grandi quantità di dati nel cloud e di migliorare l’efficienza energetica e la densità di memoria.
Il Premio Kyoto
Si tratta di un riconoscimento giapponese internazionale istituito nel 1984 da Kazuo Inamori. Esprime gratitudine verso i risultati eccezionali in campi non sempre coperti dai Nobel e si articola in tre categorie: tecnologia avanzata, scienza di base, arte e filosofia. Il valore del premio è di circa 100 milioni di yen (circa 670.000 dollari) e nel 2025 nella categoria tecnologia avanzata, il premio è andato a Shun-ichi Amari per i suoi lavori sui fondamenti teorici dell’intelligenza artificiale, mentre nella categoria scienze di base, il premio è stato conferito ad Azim Surani per i suoi studi sul ruolo dei genomi materni e paterni nello sviluppo dei mammiferi.
Il Premio per la Tecnologia del Millennio

È un riconoscimento biennale creato nel 2004 e promosso dalla Technology Academy Finland, per innovazioni tecnologiche che migliorano la qualità della vita e la sostenibilità. Conferisce circa 1 milione di euro al vincitore che, nel 2024, è stato Bantval Jayant Baliga, per aver inventato un dispositivo a semiconduttore molto diffuso, che ha avuto grande impatto nelle applicazioni elettroniche e industriali. In particolare, si chiama IGBT (Insulated Gate Bipolar Transistor) ed è un interruttore a semiconduttore ad alta efficienza che permette di controllare grandi flussi di corrente con basso consumo energetico. È molto utilizzato in veicoli elettrici, pannelli solari, apparecchi medicali e molti altri dispositivi, contribuendo anche a ridurre le emissioni.
Il Premio Ig Nobel
Si tratta di un caso speciale, frutto del gioco di parole su “ignobile” o “disonorevole”. Si tratta di un premio satirico ma anche molto atteso istituito da Marc Abrahams, editore della rivista Annals of Improbable Research, nel 1991. Il premio mette in evidenza la ricerca peer-reviewed che «fa ridere, poi pensare». La ricerca vincitrice di quest’anno includeva un articolo che ha scoperto che le mucche dipinte con strisce simili a zebre possono evitare un attacco di mosca pungente e uno studio che ha analizzato il comportamento di fase del tradizionale piatto di pasta italiano cacio e pepe. Rompendo la formalità della cerimonia del Premio Nobel a Stoccolma, i Premi Ig Nobel vengono consegnati al Massachusetts Institute of Technology durante un evento a tema che ha incluso il lancio di aeroplanini, il canto lirico e conferenze di 24 secondi.
Europarlamento: respinte le due mozioni di sfiducia contro von der Leyen
Ursula von der Leyen supera senza difficoltà il doppio tentativo di sfiducia al Parlamento europeo. Le mozioni presentate dall’estrema destra dei Patrioti e dalla sinistra radicale The Left vengono respinte con ampio margine: rispettivamente 378 e 383 voti contrari, a fronte rispettivamente di 179 e 133 favorevoli (37 astensioni nel primo caso e 78 nel secondo). La presidente della Commissione mantiene il sostegno della sua maggioranza “variabile”, che va dai conservatori di Ecr ai Verdi. Le accuse dei sovranisti riguardavano la politica commerciale e l’accordo UE-Mercosur; la sinistra, oltre che sul “vassallaggio” nei confronti degli USA, poneva l’accento «complicità dell’Ue nel genocidio a Gaza» e «l’arretramento in materia sociale ed ecologica».








