L’iniziativa dei cittadini europei denominata “Ban Fossil Fuel Advertising and Sponsorships” è stata registrata nella giornata di ieri dalla Commissione Europea. A quest’ultima gli organizzatori della stessa hanno chiesto di proporre un atto legislativo con cui vietare la pubblicità e la sponsorizzazione dei combustibili fossili (come petrolio, gas fossile e carbone) nonché del «trasporto aereo, stradale e su via d’acqua (esclusi i servizi di trasporto di interesse economico generale) alimentato da combustibili fossili» e di qualsiasi azienda che li estragga, raffini, produca, fornisca, distribuisca o venda. La richiesta, inoltre, è che questo divieto venga applicato online ed offline e che sia attuato anche nelle seguenti aree: sport, istruzione, scienza, eventi pubblici ed eventi mediatici di terzi.
Adesso dunque, essendo tale iniziativa stata registrata da parte della Commissione, i promotori potranno iniziare a raccogliere le firme necessarie per effettuare la richiesta vera e propria: vi dovranno essere almeno un milione di firme entro un anno provenienti da almeno un quarto dei paesi membri. Fatto ciò, la Commissione dovrà esaminarla, incontrare gli organizzatori ed entro tre mesi comunicare motivatamente la sua decisione. Successivamente, se essa sarà stata accolta dalla Commissione, gli organizzatori potranno presentarla durante un’audizione pubblica al Parlamento europeo, che poi si esprimerà in tal senso.
Detto ciò, la possibilità che tale iniziativa abbia un risvolto positivo non è da escludere. Basterà ricordarne un’altra, denominata “End the Cage Age”, con la quale è stato chiesto all’Europa di vietare l’uso delle gabbie all’interno degli allevamenti: la settimana scorsa essa è stata approvata con una maggioranza schiacciante dal Parlamento europeo.
[di Raffaele De Luca]
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