Il magnate Bill Gates, attraverso la Cascade Investment LLC – holding statunitense che gestisce il suo enorme patrimonio – verserà 2,2 miliardi di dollari per acquistare azioni della catena alberghiera di lusso Four Season. L’accordo – interamente in contanti – sarà finalizzato entro gennaio 2022 e consisterà nel rilevare il 23,75 per cento di Four Season, rilevandolo dal miliardario saudita Prince Alwaleed bin Talal.
Evidentemente il “filantropo“ e fondatore di Microsoft intende scommettere sulla fine delle restrizioni pandemiche, andando a investire in uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi, quello del turismo. Four Seasons ha inoltre un’impronta non solo turistica: con quasi due dozzine di hotel in Medio Oriente e in Africa, è un marchio molto popolare tra consulenti, banchieri e chi ha ruoli di spicco nell’imprenditoria e settori simili. Investirci significa quindi anche puntare su nuovo boom dei viaggi d’affari di alto livello. Nelle grandi città, tali spostamenti lavorativi hanno subito un grave stop durante la pandemia; per esempio, il Four Seasons che si trova al centro di Manhattan è attualmente chiuso. La grande catena di hotel di lusso, secondo quanto riportato dalla testata specializzata Forbes sta anche investendo molto sul mercato immobiliare, intendendo associare il proprio marchio ad appartamenti esclusivi in affitto nelle principali città del pianeta.
Quello del turismo non è di certo l’unico settore nel quale Gates – ritenuto il quinto uomo più ricco al mondo e parte interessata nella gestione pandemica attraverso la Bill e Melinda Gates Foundation e come ideatore e finanziatore di COVAX, l’agenzia globale che si occupa – finora con scarsi risultati – di rendere i vaccini disponibili per i paesi poveri – sta investendo. Nel frattempo, sempre attraverso la Cascade Investment LLC, il magnate è diventato anche il più grande proprietario privato di terreni agricoli coltivabili negli Stati Uniti. Un investimento che ha visto protagonista non solo Bill Gates, ma diversi miliardari del mondo. A dettarlo non un’improvvisa passione per la vita di campagna, ma la comprensione di alcune dinamiche finanziarie, prime tra tutte il mercato dei crediti di carbonio.
[di Francesca Naima]
Cosa proponi, facciamo una class action contro questo signore?
Quando uno solo possiede fortune paragonabili al PIL di uno stato non si può più stare tranquilli.
Qui siamo in presenza di un enorme pericolo per la nostra sicurezza.
Ovviamente nessuno lo dice visto che i media sono parte integrante delgi investimenti di costoro.